BRUXELLES - Dalle misure per i progetti comuni della difesa al Clean Industrial Deal, un patto per l'industrializzazione pulita che coniughi crescita e transizione. Nelle linee guida politiche pubblicate questa mattina Ursula von der Leyen ha messo per scritto le proposte che intende portare avanti nei primi "cento giorni" del suo mandato. Tra le misure ritenute più urgenti anche un piano d'azione "sulla sicurezza informatica. "Nei primi 100 giorni garantiremo l'accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l'industria dell'intelligenza artificiale attraverso il piano delle AI-Factories", ha scritto von der Leyen.
"Questa sarà una Commissione europea degli investimenti", scrive la presidente della Commissione europea. "Avanzeremo proposte per semplificare, consolidare e codificare la legislazione per eliminare eventuali sovrapposizioni e contraddizioni, mantenendo al contempo standard elevati, affronteremo anche il mosaico di normative nazionali che rende più complicato fare affari in diversi Paesi dell'Ue", si legge ancora. La tedesca propone anche "un nuovo status giuridico a livello europeo per aiutare le imprese innovative: si tratterà di un cosiddetto 28/esimo regime per consentire alle imprese di beneficiare di una serie di norme più semplici e armonizzate in alcuni regole più semplici e armonizzate in alcuni settori", spiega la presidente designata.
"Guardando al futuro, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica" e "per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato", ha scritto e annunciato nella mattinata agli eurodeputati.
La probabile Commissione von der Leyen-bis avrà anche un commissario per la Difesa, che lavorerà a stretto contatto con il prossimo Alto Rappresentante/Vicepresidente, in conformità con i trattati Trattati. "Gli Stati membri manterranno sempre la responsabilità delle proprie truppe, dalla dottrina allo schieramento, ma l'Europa può fare molto per sostenere e coordinare gli sforzi per rafforzare la base industriale della difesa, l'innovazione e il mercato unico", si legge.
Per raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 "sarà necessario un approccio tecnologicamente neutrale, in cui" gli efuels - i carburanti sintetici - "possono svolgere un ruolo attraverso una modifica mirata del regolamento nell'ambito della revisione prevista", si legge nelle linee programmatiche. La revisione del regolamento sullo stop alle auto con motori a combustione, diesel e benzina, è prevista nel 2026. "Il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 richiederà un'ampia gamma di tecnologie innovative, in settori che vanno dalla mobilità all'energia", scrive von der Leyen, ricordando che "l'obiettivo di neutralità climatica per le automobili fissato per il 2035 crea prevedibilità per gli investitori e i produttori".
Von der Leyen promette anche nuovi modi per contrastare la migrazione irregolare nel rispetto del diritto internazionale e garantendo soluzioni sostenibili ed eque per i migranti stessi". "Intensificheremo inoltre il nostro lavoro sui rimpatri, sulla prevenzione della migrazione illegale e sulla lotta al traffico di esseri umani". Per questo garantisce "una maggiore trasparenza nei confronti del Parlamento europeo su tali accordi", aggiunge von der Leyen.
"I viaggi transfrontalieri in treno sono ancora troppo difficili per molti cittadini", si legge in un altro passaggio. "I cittadini dovrebbero poter utilizzare sistemi di prenotazione aperti per acquistare viaggi transeuropei con diversi fornitori, senza perdere il diritto di rimborso o di compensazione: a tal fine proporremo un regolamento sulla prenotazione e la biglietteria digitale unica - Single Digital Booking and Ticketing Regulation - per garantire che gli europei possano acquistare un unico biglietto su un'unica piattaforma e ottenere i diritti dei passeggeri per l'intero viaggio", recita il documento.
"Le Regioni rimarranno al centro del nostro lavoro", si legge in un altro passaggio degli orientamenti politici. "Abbiamo bisogno di una politica di coesione e crescita rafforzata che metta le regioni al centro. Deve essere progettata in collaborazione con le autorità nazionali, regionali e locali: affronteremo le disparità regionali e sociali e garantiremo a tutti i cittadini il diritto effettivo di rimanere nel luogo che chiamano casa", si legge negli orientamenti politici.
"In questo contesto, dovremo mobilitare riforme e investimenti per contribuire a costruire ciò di cui una comunità ha bisogno per prosperare: servizi pubblici e attività private, istruzione e competenze, trasporti e connettività digitale", si aggiunge nel testo. Von der Leyen promette di tenere conto delle sfide economiche e sociali specifiche che le isole devono affrontare, come l'edilizia abitativa, i trasporti, la gestione dell'acqua e dei rifiuti" e di continuare "ad affrontare le sfide cui sono confrontate le regioni ultra-periferiche".
Sulle politiche di coesione negli orientamenti politici c'è un passaggio anche rispetto al tema della casa, laddove si prevede la proposta di "iniettare liquidità nel mercato consentendo agli Stati membri di raddoppiare gli investimenti previsti dalla politica di coesione in alloggi a prezzi accessibili". Delle politiche di coesione si parla infine dove si prevede un "nuovo approccio" sul bilancio Ue, "più focalizzato", "più semplice" e di "maggior impatto". Dovrà essere "più semplice - viene spiegato - nel modo in cui funziona, con meno programmi e un piano per ciascun paese che collega le riforme chiave agli investimenti e si concentra sulle nostre priorità comuni, compresa la promozione della coesione economica, sociale e territoriale".
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