Dibattito in plenaria a Strasburgo prima del voto sulla presidente designata alla guida della prossima Commissione europea:
"Se vogliamo difendere la nostra democrazia europea, oggi dobbiamo votare per Ursula von der Leyen, la conosciamo ed è pronta a guidare la Commissione europea" nei prossimi cinque anni, ha detto il capogruppo del Ppe, Manfred Weber. "Competitività, sostegno all'Ucraina e gestione delle migrazioni irregolari" le tre priorità del programma di von der Leyen, un "programma giusto per il prossimo quinquennio", ha aggiunto, sottolineando che gli europei "vogliono una Europa unita e non una Europa divisa".
La Commissione europea "dovrebbe fare di tutto per inserire il diritto all'aborto nella carta dei diritti fondamentali dell'Ue", ha dichiarato Valérie Hayer capogruppo di Renew all'Eurocamera nel dibattito. Alle elezioni di giugno, gli europei "hanno risposto chiaramente che vogliono una maggioranza pro-europea e la libertà è la base della nostra Unione, la libertà di essere ciò che vogliamo, di amare ciò che vogliamo, è al cuore dell'Europa e del nostro futuro", ha spiegato.
"Lei sa e deve sapere qual è il lato giusto della storia, si opponga a coloro che sono contrari all'agenda europeista ed ecologista - ha detto la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez, rivolgendosi a Ursula von der Leyen -, che degradano le donne, la comunità Lgbtq+, si comportano in modo disumano con migranti e rifugiati e aggrediscono chi la pensa in modo diverso. Andiamo avanti insieme nella costruzione dell'unica Europa possibile: l'Europa della giustizia sociale".
"Bene il discorso di Von der Leyen dove accoglie molte proposte di Forza Italia. La voteremo", ha scritto su X il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani.
"I Patrioti sono contrari alla sua rielezione signora von der Leyen, il suo mandato deve rimanere solo uno. Le elezioni di giugno ci hanno mostrato che sinistra, centro e verdi arretrano mentre gli europei aspirano a protezione e identità", ha detto il capogruppo dei Patrioti per l'Europa, l'eurodeputato francese Jordan Bardella, rispondendo al discorso di Ursula von der Leyen a Strasburgo. "I cittadini non vogliono immigrazione di massa, vogliono protezione delle frontiere: continuare con patto migrazione e Green deal significa ignorare le urne", ha aggiunto Bardella.
"Se mi chiedete se Ursula von der Leyen è una candidata dei verdi alla presidenza della Commissione europea o se il programma che ci ha illustrato è verde, posso rispondervi di no", ha detto la co-presidente dei Verdi, Terry Reintke, nella replica a von der Leyen ma "abbiamo negoziato duramente, abbiamo fatto compromessi nelle ultime settimane e per me ciò che è fondamentale è che la maggioranza che regge oggi sia una maggioranza di gruppi democratici ed europeisti perché dobbiamo impedire all'estrema destra di ottenere potere e avere un impatto sul processo decisionale dell'Ue".
"Se mi chiedete se Ursula von der Leyen è una candidata dei verdi alla presidenza della Commissione europea o se il programma che ci ha illustrato è verde, posso rispondervi di no", ma "abbiamo negoziato duramente - ha detto la co-presidente dei Verdi, Terry Reintke, nella replica a von der Leyen -, abbiamo fatto compromessi nelle ultime settimane e per me ciò che è fondamentale è che la maggioranza che regge oggi sia una maggioranza di gruppi democratici ed europeisti perché dobbiamo impedire all'estrema destra di ottenere potere e avere un impatto sul processo decisionale dell'Ue".
"Senza ambiguità, la Lega dice no al bis di Ursula von der Leyen. Nulla di personale - magari al suo posto sarei più accorto nell'utilizzo degli sms - ma fare bene il presidente della Commissione europea è un'altra cosa", ha dichiarato l'eurodeputato Paolo Borchia, capo delegazione della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo. Convinto che si "prospetta una strada in salita, guardando la variopinta maggioranza che la sosterrà, con un finto centrodestra che ha chiesto i voti veri degli elettori di centrodestra per poi andare a formare una maggioranza di comodo con la sinistra".
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