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Fitto: 'Nessun rischio sul ruolo dell'Italia in Commissione'

'Nel discorso di von der Leyen colgo il lavoro di Meloni'

Redazione Ansa

"Non ho mai visto il rischio di determinare un approccio diverso sul ruolo dell'Italia in Commissione rispetto al voto politico del Parlamento. L'Italia è l'Italia, un paese fondatore che ha un ruolo importante inevitabilmente e inevitabilmente lo continuerà ad avere all'interno della Commissione europea rispetto a quelle che poi saranno le scelte messe in campo". Lo afferma il ministro alle Politiche Europee Raffaele Fitto, all'assemblea di Coldiretti. A Bruno Vespa che gli chiede se può definirlo "prossimo commissario europeo", risponde "no, assolutamente". In alcuni spunti del discorso della presidente della Commissione Ursula von der Leyen "colgo anche il senso del lavoro e dell'efficacia del lavoro che il presidente del Consiglio ha svolto" in particolare per esempio "sul tema dell'immigrazione".

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"Il livello di collaborazione, il ruolo, l'impatto e la possibilità di incidere è determinata dalla capacità di predisporre in modo competente le proposte, di difendere laddove necessario gli interessi nazionali ma di costruire una dinamica nel quale un governo possa essere in grado di svolgere un ruolo, e l'Italia, a livello europeo, nell'ambito della Commissione europea deve portare avanti una collaborazione di questo tipo", rimarca Fitto.

 

"Penso proprio che prenderemo un commissario pesante, per il ruolo che ha l'Italia, per le capacità che siamo in grado di offrire. Non ci regalano niente: siamo un Paese fondatore, la seconda manifattura d'Europa e la terza economia. Abbiamo qualità da dare all'Europa. Non è una concessione che ci viene fatta, l'Europa ha bisogno di noi, del nostro saper fare e della nostra forza. Sono convinto che la presidente Meloni farà la giusta trattativa e poi il Consiglio dei ministri indicherà il migliore commissario possibile. Anche se non del mio partito, Fitto è il migliore commissario possibile, perché conosce bene le dinamiche di Bruxelles. Mandare uno che va fare per cinque lo stagiaire a Bruxelles sarebbe un errore politico gravissimo e sono certo che il governo non lo farà". Lo ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani all'assemblea nazionale di Coldiretti.

Il ministro degli Esteri ha anche sottolineato che "la decisione di von der Leyen di creare un commissario per il Mediterraneo va nella direzione delle richieste italiane, anche per impedire una visione troppo nordica delle politiche europee".

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