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Ong, 'report dell'Ue è ennesimo campanello d'allarme per Italia'

The Good Lobby, 'accelerare recepimento misure a tutela media'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 24 LUG - "Il nuovo Report sullo Stato di diritto 2024, pubblicato oggi dalla Commissione europea, rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme per il nostro Paese.
    Per il quarto anno consecutivo il documento mette in evidenza alcuni vulnus importanti per un Paese che dovrebbe sforzarsi di garantire il pieno rispetto dello stato di diritto", dichiara Federico Anghelé Direttore di The Good Lobby, Ong basata a Bruxelles e impegnata nella difesa dei valori democratici.
    "La politica italiana continua, infatti, a fare orecchie da mercante, nonostante i numerosi scandali politici, che solo nelle ultime settimane hanno coinvolto il Presidente della Liguria Toti e il sindaco di Venezia Brugnaro", rimarca Anghelé.
    The Good Lobby, con la coalizione Lobbying4Change, formata da 45 associazioni del terzo settore, sollecita l'approvazione di una legge sul lobbying che renda i processi decisionali più inclusivi e trasparenti assieme a più di 25000 persone che hanno firmato la nostra petizione. "L'Italia continua a essere l'unico grande Paese europeo (assieme alla Spagna) a non avere regole sul lobbying; ma servono anche azioni urgenti in materia di conflitti di interessi e per rendere pienamente trasparenti fondazioni e associazioni politiche, il vero tallone d'Achille del nostro sistema di finanziamento alla politica", denuncia ancora Anghelé.
    L'ong quindi conclude che "l'aumento degli attacchi e delle minacce nei confronti dei giornalisti, l'abuso delle querele temerarie per censurare il loro libero pensiero, la mancata riforma della legge sulla diffamazione costituiscono un terreno pericoloso in cui la tutela delle libertà fondamentali è ogni giorno sotto attacco. Insieme alla coalizione Case (Coalition Against Slapp in Europe) stiamo lavorando in Europa e in Italia per accelerare il processo di recepimento della direttiva europea anti-Slapp e per dare il nostro contributo all'adozione di una legge sulla diffamazione che tuteli la libertà di espressione di giornalisti ed attivisti". (ANSA).
   

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