RIO DE JANEIRO - Sul portafoglio italiano nella prossima Commissione europea, "il processo è partito, con la richiesta dei nominativi, è noto che l'Italia come grande Paese fondatore, ha diritto ad avere una posizione importante, e che chiediamo portafogli economici: riconfermare il portafoglio che ora è di Gentiloni, mi sembra improbabile". Lo fa presente il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, all'ANSA a margine del G20 a Rio de Janeiro. "Se guardiamo cinque mesi fa, avevamo un filotto di presenze italiane significativo nella dimensione economica, sia al Parlamento europeo e sia in Commissione: in Parlamento si è persa, in Commissione probabilmente quel tipo di posizione si perderà ma chiaramente ce ne sono altre in discussione".
"Il mondo sta cambiando rapidamente, gli equilibri geopolitici e geoeconomici si stanno ridefinendo e l'Unione europea, se vuole giocare un ruolo sia economico che politico, deve darsi una chiara rotta", ha riferito il ministro. "Più o meno la nascita della Commissione europea equivale a un parto: ci vogliono circa nove mesi. L'unica istituzione europea che viaggia di suo e senza problemi, è la banca centrale: tutto il resto fa fatica a trovare una governance precisa", ha detto ancora.
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