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L'Ungheria pone il veto sulla dichiarazione contro le irregolarità nelle elezioni in Venezuela

Lo riferiscono alcune fonti. Il testo è a nome dell'alto rappresentante

L'Ungheria pone il veto sulla dichiarazione contro le irregolarità nelle elezioni in Venezuela

Redazione Ansa

BRUXELLES - "I risultati delle elezioni non sono stati verificati e non possono essere considerati rappresentativi della volontà del popolo venezuelano fino a quando non saranno pubblicati e verificati tutti i registri ufficiali dei seggi elettorali". È quanto dichiara l'alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell in merito al voto in Venezuela. "Rapporti credibili di osservatori nazionali e internazionali indicano che le elezioni sono state inficiate da numerosi difetti e irregolarità", aggiunge. Fonti Ue spiegano che Bruxelles "si era impegnata" a far sì che la dichiarazione fosse dei 27 Paesi membri ma "l'Ungheria ha messo il veto".

"L'Ue elogia la determinazione del popolo venezuelano a esercitare il proprio diritto di voto in modo pacifico e numeroso" riconoscendo "l'impegno dell'opposizione nel processo elettorale nonostante le condizioni di disparità". La volontà del popolo venezuelano deve essere rispettata", sottolinea Borrell.  "L'Ue invita il Consiglio elettorale venezuelano (Cne) a esercitare la massima trasparenza nel processo di tabulazione dei risultati, compresa la concessione dell'accesso immediato ai registri di voto di ciascun seggio elettorale e la pubblicazione di risultati elettorali disaggregati", aggiunge.

"L'Ue invita inoltre le autorità a garantire un'indagine completa e tempestiva di eventuali reclami e lamentele post-elettorali", si legge ancora. "L'Unione europea si rammarica che nessuna delle principali raccomandazioni della Missione di osservazione elettorale dell'Ue del 2021 sia stata attuata", afferma ancora l'alto rappresentante. Gli ostacoli alla partecipazione dei candidati dell'opposizione, le carenze nel registro degli elettori e lo squilibrio nell'accesso ai media "hanno contribuito a creare condizioni elettorali diseguali", secondo il capo della diplomazia europea. L'Ue è preoccupata per le detenzioni arbitrarie e le intimidazioni nei confronti dei membri dell'opposizione e della società civile durante l'intero processo elettorale e chiede l'immediato rilascio di tutti i prigionieri politici", spiega ancora l'alto rappresentante.

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