(di Mattia Bernardo Bagnoli)
(ANSA) - BRUXELLES, 23 AGO - Man mano che si avvicina la
scadenza fissata per presentare i candidati commissari - il 30
agosto - appare sempre più chiaro come la richiesta della
presidente dell'esecutivo Ue, Ursula von der Leyen, di avere un
equilibrio di genere sia destinata ad un sonoro buco nell'acqua.
Romania e Lussemburgo (tra i ritardatari) hanno infatti appena
proposto due uomini, confermando una volta di più che le
capitali non hanno nessuna intenzione di offrire alla presidente
un tandem fra cui scegliere.
Il conteggio, spietato, rivela che al momento su 22 candidati
ben 16 sono uomini (in tutto la Commissione sarà composta da 27
persone, inclusa von der Leyen, che occupa la casella della
Germania). All'appello mancano Belgio, Bulgaria, Danimarca,
Italia e Portogallo. Ma si sa, Roma dovrebbe avanzare la
candidatura di Raffaele Fitto e, a quanto pare, pure la
Danimarca sarebbe propensa a scegliere una figura maschile.
Dunque il quadro non può che peggiorare. Con un paradosso. La
Commissione uscente era composta quasi esattamente dal 50% di
uomini e dal 50% di donne. Che sia stata la decisione di von der
Leyen a chiedere il doppio nome, uomo-donna, a complicare le
cose? Così facendo, infatti, sarebbe stata lei, in definitiva, a
scegliere il commissario quando invece, stando ai Trattati, è il
Paese che ha diritto ad esprimere la preferenza (e non si parla
da nessuna parte di quote rosa).
"Credo che questa vicenda mostri come, purtroppo, la parità
di genere in politica non è stata ancora assimilata", commenta
una fonte vicina alla presidente. La partita ad ogni modo non è
ancora chiusa. Gli aspiranti commissari dovranno passare per il
Vietnam del Parlamento e lì ci potranno essere delle sorprese,
sia sul fronte delle audizioni (vengono esaminati uno per uno)
sia su quello del voto finale sul prossimo collegio (approvato o
bocciato). La questione è ad ogni modo squisitamente politica e
resta da capire se von der Leyen voglia aprire un contenzioso
con i 27 sul tema, prima ancora del calcio d'inizio. Dalla
Commissione bocche cucite. "Non siamo telecronisti sportivi che
devono commentare ogni azione del gioco", ha sottolineato il
portavoce Eric Mamer. (ANSA).
>ANSA-BOX/ Ancora 7 giorni per le candidature a Commissione Ue
Su 22 nomi usciti 16 sono uomini, tramonta la parità di genere