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Italia organizza alla Nato incontro Consiglio Atlantico-Bagdad

Riunione informale con il ministro Qasim al-Araji

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Redazione Ansa

L'Italia ha organizzato oggi a Bruxelles, presso il quartier generale della Nato, una riunione informale degli Ambasciatori rappresentanti delle nazioni alleate al Consiglio Atlantico con il ministro di Stato e National Security Advisor iracheno, Qasim al-Araji, figura apicale del governo a Bagdad.
    L'incontro, organizzato in stretta collaborazione e intesa con l'Assistente Segretario Generale della Nato, Tom Goffus, statunitense, ha consentito uno scambio tra gli alleati e le Autorità irachene in preparazione della prima riunione dell'High Level Dialogue for Partnership (HLDP) tra la Nato e l'Iraq, in programma oggi. In qualità di paese organizzatore l'Italia ha valorizzato il decennale impegno in Iraq in molteplici settori (tra cui difesa, sicurezza interna, economia, umanitario, lotta al terrorismo) e in diverse aree, tra cui Baghdad e Erbil.
    L'incontro ha avuto l'obiettivo di confermare e rafforzare il sostegno all'Iraq e al lavoro del governo iracheno per promuovere stabilità e riforme interne, ribadendo l'interesse dell'Alleanza ad approfondire il partenariato con l'Iraq.
    L'ambasciatore italiano alla Nato, Marco Peronaci, ha sottolineato come "il consolidamento della cooperazione tra Nato e Iraq, anche attraverso l'importante lavoro di NMI, potrà aprire la via per costruire un partenariato strategico di lungo termine con Baghdad, con un immediato impatto positivo sulla sicurezza interna nel Paese e sulla stabilità dell'intera regione". L'iniziativa odierna, ha ricordato Peronaci, fa parte della "costante azione a guida italiana per rafforzare l'attenzione e il ruolo della Nato sul fianco Sud".
    L'incontro con i rappresentanti al Consiglio Atlantico si inserisce nella più ampia cornice dell'azione sviluppata in queste settimane dall'Italia, mediante contatti di alto livello politico con tutti gli attori della regione mediorientale per evitare un'escalation e promuovere una soluzione politica.
    L'iniziativa italiana, sviluppata in stretta intesa dai ministeri degli Esteri e della Difesa, conferma il ruolo di prima fila del nostro Paese in Iraq e nella Missione Nato in Iraq (NMI), che grazie al comando del Generale Iannucci aveva consentito di includere nel mandato la cruciale riforma del settore della sicurezza interna, a beneficio del Paese e i cittadini iracheni.
   

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