(ANSA) - BRUXELLES, 02 SET - La Polonia e gli altri Paesi
confinanti con l'Ucraina hanno il "dovere" di abbattere i
missili russi prima che entrino nel loro spazio aereo,
nonostante l'opposizione della Nato. Lo ha detto il ministro
degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, in un'intervista al
Financial Times online, sostenendo che Varsavia ha l'obbligo di
garantire la sicurezza dei propri cittadini, a prescindere dal
timore che le intercettazioni sul territorio ucraino possano
coinvolgere l'Alleanza atlantica nella guerra russa contro
l'Ucraina.
"L'adesione alla Nato non esclude la responsabilità di
ciascun Paese di proteggere il proprio spazio aereo: è un nostro
dovere costituzionale" ha detto Sikorski. "Personalmente sono
dell'idea che, quando missili ostili sono in procinto di entrare
nel nostro spazio aereo, sarebbe legittima l'autodifesa
(colpirli) perché una volta che attraversano il nostro spazio
aereo, il rischio che i detriti feriscano qualcuno è
significativo" ha aggiunto.
Il quotidiano della City ricorda che all'inizio dell'estate
Varsavia e Kiev hanno stipulato un accordo bilaterale di
sicurezza che prevede l'impegno per le Parti a a esaminare "la
fattibilità di un'eventuale intercettazione nello spazio aereo
ucraino di missili e Uav lanciati in direzione del territorio
polacco". Di contro, il segretario generale uscente della Nato,
Jen Stoltenberg, ha avvertito del rischio che ciò possa far
diventare l'alleanza "parte del conflitto".
Sikorski tuttavia ha insistito sul diritto del suo Paese di
intercettare dopo che un sospetto drone russo ha attraversato la
Polonia il 26 agosto. Da allora le autorità polacche sono alla
ricerca del drone, che potrebbe essere atterrato nuovamente in
territorio ucraino. (ANSA).
Polonia, è un dovere abbattere droni russi diretti contro di noi
Timori Nato, Sikorski insiste: garantire sicurezza dei cittadini