BRUXELLES - La Commissione europea ha annunciato di aver ritirato sei decisioni relative sull'acquisizione della startup di diagnostica precoce dei tumori Grail da parte del colosso biotech Illumina. Tra queste anche c'è anche quella sulla maxi ammenda da 432 milioni di euro data a Illumina per aver portato avanti l'aggregazione senza attendere il via libera comunitario. La mossa segue la sentenza nei giorni scorsi della Corte Ue che ha stabilito che l'esecutivo Ue non fosse competente ad esaminare l'operazione. Le decisioni annullate dalla Commissione, spiega una nota, vanno da quella del luglio 2021, che apre un'indagine sulla proposta di acquisizione di Grail da parte di Illumina fino a quelle dell'ottobre 2023 che ordina misure riparatorie imponendo a Illumina di 'sciogliere' l'acquisizione di Grail; e quella appunto del luglio 2023 che infligge la maxi ammenda a Illumina e Grail per aver completato la loro fusione prima dell'approvazione della Commissione.
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