"In una parola, è inaccettabile". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea a proposito della minaccia da parte delle autorità ungheresi di inviare i migranti a Bruxelles a bordo di autobus.
"Se queste misure fossero prese violerebbero le leggi europee oltre che la fiducia comune e la sicurezza dell'area Schengen", ha aggiunto. "La Commissione è in contatto con Budapest per essere sicura che queste azioni non avvengano e siamo pronti ad usare tutti i nostri poteri per essere sicuri che i trattati siano rispettati".
La Commissione Ue conferma di aver ricevuto la notifica da parte di Berlino della decisione di estendere, a partire dal 16 settembre, i controlli alle frontiere interne per un periodo di sei mesi. "In base a Schengen, i Paesi membri possono reintrodurre i controlli alle frontiere interne" quando vi siano "gravi minacce per la sicurezza interna", ha detto una portavoce dell'esecutivo Ue, sottolineando tuttavia che le misure devono essere "necessarie e proporzionate, e dovrebbero restare eccezionali". Bruxelles è "in contatto con le autorità tedesche" e con "i Paesi che condividono i confini con la Germania" e "valuta" la misura.
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