BRUXELLES - Il Tribunale Ue ha respinto il ricorso della National Settlement Depositary, la cassa nazionale russa che si occupa di deposito titoli e settlment, che chiedeva l'annullamento delle sanzioni imposte dall'Ue nel giugno 2022. La Nsd era stata inserita nelle liste di soggetti colpiti da misure restrittive a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina e le sue risorse economiche erano state congelate. La società finanziaria ha fatto ricorso, sostenendo che le misure violassero i diritti di proprietà dei suoi clienti, i cui fondi erano stati congelati ingiustamente. Nella sua sentenza odierna, il Tribunale Ue conferma che la Nsd svolgeva un ruolo chiave nel sostegno finanziario a Mosca, consentendole di continuare a mobilitare risorse nella sua guerra di aggressione in Ucraina, giustificando così l'imposizione delle sanzioni. Il Tribunale Ue ricorda inoltre che la Nsd non può far valere i diritti di proprietà dei clienti, in quanto non ne è titolare. Tuttavia, i giudici indicano che "nell'esame di una richiesta di sblocco degli attivi dei clienti", le autorità nazionali devono comunque garantire che eventuali ingerenze nei diritti di proprietà siano conformi alla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue.
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