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>>>ANSA/Nomine Ue e Orban, la Plenaria del Pe è ad alta tensione

Anche Draghi a Strasburgo. Letta, 'nostri report siano attuati'

Redazione Ansa

(di Michele Esposito) (ANSA) - BRUXELLES, 15 SET - L'ora della verità per Ursula von der Leyen, l'atteso show di Viktor Orban, la ricetta di Mario Draghi per l'Europa illustrata all'Aula: l'Eurocamera torna a riunirsi dopo la pausa estiva e riparte all'insegna dell'alta tensione. Settembre, tradizionalmente, è un mese crocevia per l'agenda comunitaria, essendo il momento dello State of Union della presidenza della Commissione. Quest'anno, tuttavia, sarà ancor più decisivo: von der Leyen, salvo clamorosi colpi di scena, presenterà infatti la lista dei nuovi commissari martedì mattina a Strasburgo.
    Lunedì pomeriggio la numero uno di Palazzo Berlaymont avrà gli ultimi incontri con i gruppi parlamentari. Testerà, soprattutto, gli umori di Socialisti, Liberali e Verdi, tornati alla trattativa silente dopo i giorni delle proteste per l'intenzione di von der Leyen di assegnare la vice presidenza esecutiva a Raffaele Fitto. Il ministro italiano dovrebbe conservare l'importante carica all'interno della Commissione ma difficilmente potrà mantenere la delega agli Affari economici.
    Più probabilmente saranno Coesione e attuazione del Pnrr gli ambiti in cui avrà potere decisionale.
    A 24 ore dalla presentazione della lista ai presidenti dei gruppi parlamentari, tuttavia, i giochi non sono ancora chiusi.
    Resta pendente, innanzitutto, il caso della Slovenia. Lubiana non ha ancora formalizzato la candidatura di Mart Kos, ex diplomatica subentrata a Tomaz Vesel con il sospetto pressing di von der Leyen a causa della penuria di donne nella nuova Commissione. Il Parlamento sloveno non ha dato il via libera e Kos, da giorni è bersaglio dell'opposizione, che al Pe siede nel Ppe. Von der Leyen potrebbe spingere il primo ministro Robert Golob a forzare la mano, acuendo, tuttavia, l'irritazione degli eurodeputati sloveni. Difficile, invece, che la presidente spinga il governo maltese a cambiare candidato (Glenn Micallef) in nome dell'equità di genere. Al momento sono solo undici le donne che potrebbero sedere nel nuovo esecutivo Ue.
    Il destino di molti candidati resta legato all'esito delle audizioni presso le commissioni dell'Eurocamera. E tra i più in bilico c'è l'ungherese Oliver Varhelyi. I rapporti tra Bruxelles e Budapest, con la presidenza di turno nelle mani dell'Ungheria, si sono deteriorati. La presentazione delle priorità del semestre in Aula, da parte di Viktor Orban, potrebbe ulteriormente peggiorarli. A Strasburgo sono attese diverse proteste dei gruppi europeisti, che potrebbero arrivare a boicottare il discorso di Orban, previsto mercoledì. Il premier ungherese, rompendo una prassi consolidata, parlerà tuttavia prima alla stampa, in un incontro organizzato martedì pomeriggio. E sotto i riflettori sono destinati a finire anche due dei partiti al governo in Italia: Fdi e soprattutto la Lega, con Matteo Salvini che, sulla vicenda Open Arms, ha incassato la piena solidarietà dei Patrioti.
    Orban parlerà a Strasburgo poco dopo l'intervento di Mario Draghi, previsto martedì alle 13:30. L'ex presidente della Bce illustrerà all'Aula la strada per risollevare le sorti economiche dell'Europa. Una strada che, secondo Draghi, passa necessariamente per un nuovo debito comune. "Spero che il rapporto che io ho scritto e quello di Draghi siano concretamente, subito, il piano di azione della commissione", ha sottolineato Enrico Letta, autore del report sul mercato interno presentato la scorsa primavera. (ANSA).
   

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