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Secondo la Commissione "in Ucraina la metà dell'infrastruttura energetica è andata distrutta"

Il Paese ha perso 9 gigawatt. L'Ue tenta di rimediare ripristinandone 4,5

Secondo la Commissione "in Ucraina la metà dell'infrastruttura energetica è andata distrutta"

Redazione Ansa

BRUXELLES - Dall'inizio della guerra in Ucraina metà dell'infrastruttura energetica del Paese è stata distrutta, eliminando una capacità di produzione di energia pari a 9 gigawatt. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, sul sostegno alla sicurezza energetica dell'Ucraina nel prossimo inverno. "Quest'inverno puntiamo a ripristinare ed esportare complessivamente 4,5 gigawatt di energia in Ucraina", ha detto la presidente von der Leyen.

Ora, ha detto von der Leyen, quasi 160 milioni di euro sono stati resi immediatamente disponibili per far fronte alle conseguenze degli attacchi alle infrastrutture energetiche. L'obiettivo è "ripristinare le centrali elettriche e consegnare altre attrezzature per coprire il 15% del fabbisogno dell'Ucraina", "aumentare le esportazioni di elettricità dall'Ue per coprire il 12% del fabbisogno del Paese" e "incrementare la produzione decentrata di energia, compresa la fornitura di pannelli solari agli ospedali". Circa 100 milioni vengono dai profitti dagli asset russi immobilizzati. Oltre ai pannelli solari - 21 ospedali coinvolti - l'Ue sta fornendo anche turbine a gas mobili.

Von der Leyen si recherà domani in visita in Ucraina per discutere con il presidente Volodymyr Zelensky del piano dell'Ue per sostenere l'approvvigionamento energetico in Ucraina.

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