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>ANSA-FOCUS/ L'Ue chiede una tregua e prepara l'evacuazione

Partono i diplomatici tedeschi. Tajani, pronti a dare assistenza

Redazione Ansa

(di Mattia Bernardo Bagnoli) (ANSA) - BRUXELLES, 30 SET - "Le armi devono tacere, in Libano ci sia subito la tregua". L'alto rappresentante Ue Josep Borrell sintetizza in un accorato appello la posizione dei 27 dopo che ha riunito d'emergenza i ministri degli esteri europei, in videoconferenza, per analizzare i drammatici sviluppi sul campo ed affinare le posizioni comuni. Anche perché la situazione umanitaria "si sta rapidamente deteriorando" e gli sfollati in pochi giorni hanno già raggiunto quota "un milione".
    La realtà però è che l'operazione di terra da parte delle forze israeliane è sempre più probabile - forse questione di ore - e dunque si sta già imponendo una nuova necessità: le evacuazioni.
    Il governo tedesco, ad esempio, ha annunciato l'invio di un aereo militare per trasferire il personale diplomatico e le loro famiglie. L'ambasciata Usa a Beirut ha affermato su X che sta collaborando con le compagnie aeree "per soddisfare la richiesta dei cittadini statunitensi di lasciare il Libano" e ha inoltre esortato i cittadini americani attualmente in Libano a partire "finché sono ancora disponibili opzioni commerciali". Una posizione simile l'ha adottata il Regno Unito. Il vicepremier Antonio Tajani, nel corso della riunione, ha informato i colleghi del fatto che molti italiani hanno già lasciato il Paese ma che il governo è pronto ad eventuale assistenza in caso di "evacuazione d'urgenza" e ha suggerito di "coordinare gli sforzi" per la protezione di tutti i cittadini dell'Unione che potessero trovarsi in difficoltà.
    "Questo è il momento della verità per il Libano", ha sottolineato Borrell. "Gli attacchi di Hezbollah devono finire, l'indipendenza del Libano deve essere rispettata e bisogna evitare altre azioni militari", ha aggiunto precisando che "nell'attuale situazione di emergenza, la missione Unifil delle Nazioni Unite in Libano assume un ruolo fondamentale di stabilità". "La sicurezza e l'incolumità delle forze di pace delle Nazioni Unite ha detto - è fondamentale: chiediamo a tutte le parti di proteggere e sostenere l'importante missione di Unifil". "Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione dei nostri militari in un'area molto a rischio ma non stanno correndo pericoli per ora, abbiamo avuto garanzie che Israele presterà grande attenzione ai nostri militari", ha notato Tajani.
    Ma i messaggi che arrivano da Israele sono di tutt'altra natura. Stando all'ex generale Yaakov Amidror ed ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro Benjamin Netanyahu saranno "le forze israeliane" ad attuare la risoluzione dell'Onu nel sud del Libano perché l'Unifil non è altro che "un brutto scherzo". "In Libano - ha assicurato nel corso della conferenza a Bruxelles della Europe Israel Press Association - Israele ha due obiettivi: evitare che Hezbollah abbia la capacità di commettere un 7 ottobre, e dunque liberare il sud del Paese, e indebolire la possibilità di lanciare missili verso di noi, rimuovendo dunque l'abilità di contenimento dell'Iran". L'aria che tira, insomma, non è quella della distensione. (ANSA).
   

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