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Lavoratori in piazza a Bruxelles: "L'Ue riveda le norme sugli appalti"

Protesta europea di addetti a pulizie, sicurezza e ristorazione

Lavoratori in piazza a Bruxelles: "L'Ue riveda le norme sugli appalti"

Redazione Ansa

BRUXELLES - Salari bassi, eccessivi carichi di lavoro e mancato riconoscimento per aver mantenuto le comunità sicure e pulite durante la pandemia Covid-19. Nel quartiere europeo di Bruxelles si è svolta una manifestazione di protesta dei lavoratori essenziali - addetti alle pulizie, guardie di sicurezza e addetti ai servizi di ristorazione - promossa da diverse sigle sindacali europee per chiedere alla Commissione Ue una revisione delle norme sugli appalti pubblici. Circa un migliaio i lavoratori attesi nella mattinata in piazza Jean Rey della capitale belga, nei pressi delle istituzioni comunitarie. "Siamo qui in lotta e in protesta per le lavoratrici e i lavoratori degli appalti di pulizia, della sicurezza e della ristorazione per chiedere alle istituzioni appalti equi", ha spiegato all'ANSA Paola Bassetti, segretaria generale di CGIL Filcams.

La richiesta mira a "non dare modo ai governi di fare sempre gare al ribasso che vanno a incidere sulla vita dei lavoratori portandoli alla povertà". "Ci vuole rispetto ed è necessario garantire gare di appalto che diano stabilità economica e servizi di qualità", ha aggiunto, esortando l'esecutivo europeo a un "cambio di rotta". La manifestazione è promossa da sigle sindacali di tutta Europa, tra cui Uni Europa (UE), Effat (UE), Fgtb-Abvv (Belgio), Acv-Csc (Belgio), Cgslb-Aclvb (Belgio), Cfdt Services (Francia), IG BAU (Germania), ver.di (Germania), OGB-L (Lussemburgo), FNV Schonmaak (Paesi Bassi), NAF (Norvegia), CGIL Filcams (Italia), UGT-FeSMC (Spagna), PAM (Finlandia). Unite nella richiesta di rafforzare la contrattazione collettiva, migliorando le condizioni di lavoro e garantire "servizi di qualità per le comunità".

Al grido di 'Se lottiamo, vinceremo', i lavoratori sono scesi in piazza a Bruxelles provocando, di conseguenza, il blocco di tutti i voli in partenza dai due aeroporti del Belgio, Zavantem e Charleroi. "Siamo qui per fare rumore", ha evidenziato Oliver Roethig, segretario regionale Uni Europa, il sindacato dei lavoratori dell'Ue, promettendo di vigilare sulla promessa fatta dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, di rivedere le norme sugli appalti pubblici nel prossimo mandato. "Nessun contratto pubblico" andrà stipulato "senza contratto collettivo", ha aggiunto. "Stop allo sfruttamento negli appalti pubblici", è il messaggio che lancia a von der Leyen Enrico Somaglia, vicesegretario Effat (la Federazione europea dei sindacati dell'alimentazione, dell'agricoltura e del turismo). "Stop alla corsa al ribasso", ha incalzato dal 'palco' improvvisato in piazza. "Non possiamo accettare il modello di un datore di lavoro che non rispetta i lavoratori, ma offrire il prezzo minimo come vantaggio competitivo di chi è più responsabile, paga salari decenti e si attiene agli accordi collettivi".

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