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Parlamentari Consiglio d'Europa, 'non criminalizzare le ong'

Leggi anti traffico migranti non devono essere usate per questo

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 01 OTT - "Le leggi e le politiche adottate per combattere il traffico di migranti non devono essere usate per intimidire o criminalizzare i migranti stessi e coloro che difendono i loro diritti". E' quanto afferma il rapporto dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa in cui si chiede di adottare una definizione univoca in tutti i paesi membri del reato di traffico di migranti in linea con quanto enunciato nel protocollo di Palermo, un testo delle Nazioni Unite. Nel protocollo il crimine c'è se chi ha permesso l'entrata illegale di migranti per ottenere direttamente o indirettamente un beneficio finanziario o materiale.
    Con il rapporto, l'assemblea chiede all'esecutivo dell'organizzazione paneuropea di elaborare un testo legale sul reato di traffico di migranti in cui si "esenta esplicitamente l'assistenza umanitaria e qualsiasi altro sostegno ai migranti nell'accesso ai loro diritti fondamentali da qualsiasi forma di responsabilità penale, quando tali atti siano attuati senza alcuna ricerca di benefici finanziari o materiali".
    Durante il dibattito il senatore della Lega, Marco Dreosto, è intervenuto per parlare in difesa di Matteo Salvini. "Vorrei denunciare in quest'aula, dove discutiamo di diritti fondamentali, come un ministro della Repubblica italiana stia ingiustamente scontando un processo a suo carico per aver agito nel pieno rispetto del suo mandato ricevuto dai cittadini italiani", ha detto Dreosto, aggiungendo che "Salvini rischia fino 15 anni di prigione per aver impedito temporaneamente, 6 giorni, lo sbarco di una nave di migranti, chiedendo all'Europa di condividere la responsabilità dell'accoglienza, in vano".
    Il rapporto è stato approvato con 85 voti a favore, 25 contrari e tre astensioni. (ANSA).
   

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