BRUXELLES - La Commissione europea nel suo prossimo mandato presenterà uno European Research Area Act e un nuovo European Innovation Act. Lo ha annunciato la presidente dell'esecutivo Ue, Ursula von der Leyen, nel suo intervento a Ginevra per i 70 anni del Cern, indicando la necessità di "concentrare" gli "sforzi sull'innovazione rivoluzionaria, come proposto dal rapporto Draghi". "Davanti alla corsa scientifica globale in corso, voglio che l'Europa cambi marcia, per farlo, l'unità europea è la nostra risorsa più grande" e "voglio aumentare la spesa per la ricerca nel nostro prossimo bilancio, ma voglio anche rendere più facile accedere a questi finanziamenti", ha spiegato von der Leyen. Poi ha elogiato "lo spirito" di collaborazione "del Cern, dove "tutte le scoperte sono aperte e vengono condivise con orgoglio con un'enorme rete di università, industrie e start-up".
"Tutti i ricercatori europei dovrebbero essere in grado di accedere alla nostra infrastruttura di ricerca di livello mondiale, come i supercomputer, deve essere più facile mettere in comune competenze e potenza di calcolo, senza confini e barriere artificiali", ha detto ancora la presidente. "L'economia europea prospera grazie alla libera circolazione di beni, talenti e capitali nel nostro mercato unico: è tempo di consentire finalmente la libera circolazione di conoscenza e scienza, in tutta Europa".
"Viviamo in tempi di crescente competizione geopolitica, e siamo nel mezzo di una corsa globale per le tecnologie che plasmeranno il mondo di domani, dalla tecnologia pulita alla quantistica, dall'intelligenza artificiale alla fusione", ha detto. "Mentre l'Europa ospita più ricercatori sia degli Stati Uniti e della Cina, stiamo perdendo terreno in molti campi, è tempo di invertire la tendenza, come fecero i fondatori del Cern 70 anni fa", ha aggiunto nel corso della cerimonia. "La nostra quota globale di domande di brevetto è stata dimezzata negli ultimi due decenni, dal 30% al 15%, un dato che deve cambiare in meglio", ha evidenziato.
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