(di Michele Esposito)
(ANSA) - STRASBURGO, 07 OTT - Nessuna risoluzione da votare,
diversi esercizi di equilibrio negli interventi in aula, la
mesta ammissione di un'Europa divisa e assente: il ricordo del 7
ottobre ha creato più di un grattacapo alle istituzioni
comunitarie. Bruxelles e il Parlamento Ue si sono uniti senza
distinguo alla condanna dell'antisemitismo e della strage di
Hamas.
La stilettata di Garcia Perez, invero, non rappresenta la
posizione di tutto il gruppo socialista. Il Pd, a sua volta
spesso non compatto sul conflitto in Medio Oriente, si è
espresso con parole nettamente più prudenti. E nel corso della
commemorazione del 7 ottobre, in apertura della plenaria, la
sensazione è che i principali gruppi della maggioranza - che
hanno delegato membri non graduati ad intervenire - abbiano
evitato di scontrarsi. Cosa che invece potrebbero fare nel
dibattito sul Libano in programma domani. La cerimonia, presenti
le famiglie di alcuni ostaggi, è stata aperta con le dure parole
- "l'orrore del 7 ottobre vivrà nell'infamia" - della presidente
Roberta Metsola. Borrell fino a poche ore prima non aveva
ufficializzato la sua presenza in rappresentanza della
commissione. Alla fine, davanti ad un'aula semivuota, è
intervenuto cercando di mascherare il suo disaccordo con la
strategia del governo israeliano. "Non esistono vittime buone e
cattive, in guerra le vittime civili sono tutte eguali", ha
sottolineato, lamentando che ad opporsi alla soluzione dei due
Stati "è una delle due parti in causa".
L'alto rappresentante non ha potuto nascondere un dato: "la
tragica assenza" dell'Ue sul conflitto mediorientale. Bruxelles,
ha spiegato, è stata tanto attiva sul fronte degli aiuti
umanitari quanto inerme sul piano politico, dividendosi alle
Nazioni Unite. Nel frattempo, "i morti continuano ad aumentare.
Per questo è importante avere delle prese di posizione come
quella del presidente Macron" sull'embargo alle armi a Israele,
ha osservato. Ad incendiare l'aula ci ha pensato il capogruppo
dei Patrioti Jordan Bardella, accusando l'Europa di aver
finanziato Hamas. "Aspetto le prove domani, le porti. O ritiri
l'accusa. La politica non è calunnia", ha sbottato Borrell in
sede di replica.
Sulla guerra in Libano e la recente escalation sull'Iran
l'Eurocamera non ha previsto voti. Ci sarà solo il dibattito,
con il possibile scontro tra socialisti e popolari, con questi
ultimi supportati nelle loro posizioni sul Medio Oriente dalle
destre. L'Ue sarà costretta a muoversi come in una cristalleria
anche al vertice dei leader del 17 e 18 ottobre, che avrà il
Medio Oriente tra i dossier principali e che sarà preceduto dal
summit tra Unione e Paesi del Golfo. Un appello al cessate il
fuoco e alla de-escalation ci sarà. Ma ci sono diversi aspetti
che rischiano di spaccare il consiglio europeo, dalla posizione
sugli attacchi di Israele in Libano a quella sull'Iran. Le
divisioni emerse nella maggioranza Ursula sono le stesse che da
tempo spaccano le capitali Ue. (ANSA).
>ANSA-FOCUS/ I socialisti Ue contro Bibi, 'causa morti e guerra'
Borrell alla plenaria ammette: 'L'Europa tragicamente assente'