BRUXELLES - "Un anno dopo il terribile attacco contro Israele, la situazione non fa che peggiorare. Le popolazioni della regione sono più insicure che mai e sono intrappolate in un ciclo infinito di violenza, odio e vendetta.
L'intero Medio Oriente è sull'orlo di una completa conflagrazione che la comunità internazionale sembra incapace di controllare". Lo scrive l'alto rappresentante Ue in una nota in occasione del 7 ottobre. "L'Ue ritiene che un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti sia l'unico modo per giungere alla liberazione degli ostaggi e per smorzare questa situazione estremamente pericolosa per la regione, che avrebbe gravi ripercussioni sul mondo intero: l'Ue ha sempre chiesto questo risultato e ha lavorato con i partner per ottenerlo".
"L'Ue continuerà a lavorare instancabilmente per spianare la strada alla diplomazia su vari fronti. Tra i passi essenziali vi sono l'avvio di un processo politico in Libano per le elezioni presidenziali, il dispiegamento dell'esercito libanese nel sud, un mandato più solido per l'Unifil e l'organizzazione di una conferenza umanitaria urgente". Lo scrive l'alto rappresentante Ue Josep Borrell in una nota per il 7 ottobre. "Il momento del cessate il fuoco è adesso, esattamente un anno dopo gli attacchi terroristici. Domani potrebbe essere troppo tardi. L'anniversario del 7 ottobre non fa che rafforzare gli sforzi dell'Ue sulla necessità di raggiungere il cessate il fuoco regionale".
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