(di Valentina Brini)
(ANSA) - BRUXELLES, 16 OTT - Un riferimento all'aggressione
di Mosca in Ucraina, il richiamo a Teheran per la de-escalation
in Medio Oriente e l'appello alla creazione di uno Stato
palestinese per la pace. Alla prima storica a Bruxelles, i
leader dell'Ue e dei sei Paesi del Golfo hanno trovato
un'intesa politica affatto scontata su una dichiarazione
congiunta finale che contiene riferimenti chiari alla Russia e
all'Iran.
L'approccio soft sotto il profilo degli affari, voluto dietro le
quinte dal saudita Mohammed bin Salman, è culminato in un
abbraccio con Ursula von der Leyen teso a "rafforzare le
relazioni". Con il risultato di mandare su tutte le furie verdi,
sinistra e ong: l'azione comunitaria, è la loro accusa, rischia
di "ripulire l'immagine" di Mbs, a lungo persona non grata in
Occidente per l'accusa di essere il mandante dell'omicidio del
giornalista saudita Jamal Khashoggi.
Arrivati al tavolo dell'Europa Building con priorità (e
posizioni) geopolitiche diverse - la condanna alla Russia in
cima all'agenda Ue, il conflitto in Medio Oriente il focus per i
Paesi arabi - i leader hanno licenziato un testo di compromesso
che, nelle parole dell'inviato Ue per il Golfo, Luigi Di Maio,
invia "un messaggio al mondo" aiutando "il multilateralismo".
"L'aggressione della Russia qui in Europa è molto sentita", ha
scandito von der Leyen facendo leva sul "concetto di sovranità"
importante anche per gli sceicchi, in cambio di un sostegno
incondizionato per mettere Vladimir Putin all'angolo impossibile
però da ottenere. Alla fine, dopo una lunga opposizione al
riferimento su Mosca, il cenno c'è stato: Bahrein, Kuwait, Oman,
Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi hanno sostenuto la
risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu che condanna
l'aggressione russa a Kiev, richiamando anche a "una pace
globale, giusta e duratura in Ucraina" da raggiungere "il prima
possibile".
L'intesa è arrivata anche sul Medio Oriente, con entrambe le
parti impegnate a ribadire con forza la necessità di un cessate
il fuoco e a lanciare ripetuti appelli per una soluzione a due
Stati come strada maestra per la pace. Forte il richiamo del
Golfo - trascinato dall'emiro qatariota Al Thani - a "uno sforzo
collettivo" per "creare uno Stato palestinese" lungo le linee
del 1967. La condanna delle operazioni militari di Israele a
Gaza e in Libano - e degli attacchi all'Unifil - sono state
nette. Come però lo sono state anche le richieste nei confronti
dell'Iran: Teheran deve "impegnarsi" alla de-escalation
astenendosi da possibili nuovi attacchi missilistici e
rispettando "gli obblighi" sul nucleare.
Il dialogo tra l'Ue e il Golfo, destinato a prendere slancio
nei prossimi anni con un nuovo vertice in Arabia Saudia, a casa
di Mbs, nel 2026, non è tra sordi. Soprattutto sul business. La
vera star della giornata, stando alle ricostruzioni di fonti
diplomatiche, è stato proprio il saudita: accolto da von der
Leyen e dall'artefice dell'invito a ritornare a Bruxelles dopo
dieci anni - il presidente del Consiglio europeo Charles Michel
- Bin Salman ha tessuto la trama diplomatica del Golfo. A
vertice concluso, dopo che le telecamere lo hanno immortalato
anche a passeggiare con il presidente francese Emmanuel Macron,
ha abbracciato von der Leyen in un bilaterale che la presidente
dell'esecutivo Ue, postando una foto su X, ha definito "ottimo"
per "costruire un corridoio economico" su "energia rinnovabile,
di dati e di persone". (ANSA).
>ANSA-FOCUS/ Intesa Ue-Golfo su Iran e Mosca, l'abbraccio a Mbs
Vertice all'insegna del business: 'Relazioni strategiche'