BRUXELLES - Bruxelles è in contatto con Roma per esaminare la compatibilità al diritto Ue degli emendamenti alla riforma sui balneari approvata a settembre dal Consiglio dei ministri dopo una lunga interlocuzione con la Commissione Ue e al vaglio nei prossimi giorni alla Camera. Lo apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. Le squadre tecniche sono in contatto per le ultime valutazioni sulle modifiche proposte, fermo restando che - viene ricordato - l'Ue valuta il decreto alla luce dell'intesa comune raggiunta con Roma oltre un mese fa e presta particolare attenzione alla sua attuazione e al completamento delle gare entro i tempi concordati.
Gli emendamenti riguardano in particolare le norme sugli indennizzi da riconoscere ai concessionari uscenti, sull'assegnazione degli arenili antistanti gli hotel e delle concessioni ad associazioni sportive dilettantistiche e dei rinnovi di tutte le concessioni esistenti entro i tempi concordati. Un fronte su cui circola ottimismo circa il giudizio di Bruxelles è proprio l'esclusione dall'ambito di applicazione della Bolkestein degli stabilimenti di associazioni no profit e Coni.
La riforma approvata dal Cdm faceva seguito a una intesa comune con la Commissione europea su una soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni. I punti principali riguardano l'estensione della validità delle attuali concessioni italiane fino al settembre 2027, l'obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, e gli indennizzi per i concessionari uscenti.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it