BRUXELLES - "Il Green New Deal resta una priorità ma non può essere un lusso che solo i più benestanti possono sostenere: serve un piano concreto per finanziarlo. Dobbiamo concentrarci sugli strumenti per ottenere questo obiettivo, serve mobilitare il capitale privato". Lo ha detto l'ex premier, Enrico Letta, presentando al Parlamento europeo il suo rapporto sul mercato unico. "La frammentazione dei mercati finanziari europei fa il gioco di altri attori globali, Usa e Cina", ha aggiunto. Per questo, secondo Letta, serve una unione degli investimenti e dei risparmi, una integrazione reale che non sia a beneficio del solo settore finanziario ma anche dei cittadini. Chiudere il gap con gli investimenti privati è cruciale".
"Stiamo rimanendo molto indietro rispetto agli Stati Uniti per quel che riguarda l'integrazione finanziaria: senza un sistema finanziario integrato non potremmo svilupparci e garantire la nostra sicurezza e solo dopo aver unificato i mercati finanziari potremo finalmente andare a investire massivamente nelle nostre economie", ha continuato Letta. "Anche per quel che riguarda l'energia, la nostra missione fondamentale è investire nelle interconnessioni, l'unico modo di vincere nel mercato del futuro e abbassare i costi dell'energia è un mercato interconnesso", ha spiegato Letta.
Letta ha continuato dicendo che il suo rapporto è "un lavoro pragmatico e non ideologico", che contiene "proposte concrete che non prevedono cambi nei Trattati, per migliorare la vita dei cittadini". "Queste proposte pragmatiche possono avere un ruolo solo se questo Parlamento le appoggerà", ha detto.
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