(di Samantha Agrò)
(ANSA) - STRASBURGO, 22 OTT - Nel marzo del 1943, in piena
guerra, Winston Churchill lanciò per la prima volta l'idea di un
Consiglio d'Europa ai microfoni della Bbc, aprendo a una visione
di pace e unità per un continente devastato. Sei anni più tardi,
sulle ceneri postbelliche, quell'idea divenne realtà.
Da non confondere con le diverse istituzioni dell'Unione
europea, il Consiglio d'Europa si propone di essere un faro di
giustizia che, dalla sua sede a Strasburgo, abbraccia quasi
tutta l'Europa fisica. A oggi, ne fanno parte tutti i Paesi del
continente, per un totale di 46, con le sole eccezioni della
Russia, espulsa dopo l'invasione dell'Ucraina, della
Bielorussia, che non è mai riuscita ad aderirvi, e del Kosovo,
che ha recentemente richiesto l'ingresso. Anche nazioni come gli
Stati Uniti e Israele partecipano come osservatori e hanno
sottoscritto convenzioni che fissano standard su questioni
cruciali: dall'anticorruzione, all'intelligenza artificiale,
dalla lotta contro la violenza sulle donne al patrimonio
culturale e l'ambiente.
L'organismo più celebre del Consiglio d'Europa è la Corte
europea dei diritti umani (nota anche con l'acronimo di Cedu) e
il suo lascito più importante è la Convenzione europea dei
diritti dell'uomo. Ma tra i suoi strumenti c'è anche l'Ecri
(commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza).
Creata nel 1993, è composta da esperti indipendenti nominati dai
governi dei 46 Paesi membri sulla base di quattro criteri:
indipendenza, imparzialità, autorità morale e competenza
riconosciuta nel trattare questioni di razzismo e intolleranza.
L'Italia, dal 14 settembre 2023, è rappresentata da Alberto
Gambino, professore ordinario di diritto privato e prorettore
vicario presso l'Università europea di Roma. Ogni cinque anni,
l'Ecri esamina la situazione su razzismo e intolleranza negli
Stati, elaborando suggerimenti e proposte per i governi. Un
lavoro che prevede analisi di documenti, missioni nei Paesi e un
dialogo riservato con le autorità nazionali. (ANSA).
>ANSA-BOX/ L'organizzazione paneuropea che veglia sui diritti
Consiglio d'Europa conta 46 Paesi. Italia tra fondatori nel 1949