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>ANSA-FOCUS/Da Tbilisi colpo all'Ue, sovranisti europei esultano

Dossier al vertice di Budapest. Orban pronto a cavalcare il voto

Redazione Ansa

(di Michele Esposito) (ANSA) - BRUXELLES, 27 OTT - Un percorso di adesione congelato, che ora rischia di finire nel dimenticatoio. Le elezioni in Georgia hanno delle conseguenze dirette non solo nei rapporti tra Tbilisi e Bruxelles ma anche negli equilibri interni al Vecchio continente. Non a caso, lunedì, nella capitale georgiana atterrerà Viktor Orban, premier di quell'Ungheria che da mesi appare un cavallo di Troia di Mosca all'interno dell'Unione. Ad esultare per la vittoria del partito filo-russo Sogno Georgiano sono infatti i Patrioti per l'Europa, il gruppo che all'Eurocamera riunisce i sovranisti europei. E non è escluso, raccontano fonti parlamentari, che Sogno Georgiano nel partito euroscettico dominato da Orban.
    Del dossier Georgia se ne parlerà al Consiglio europeo informale di Budapest. Il presidente Charles Michel, in un tweet, ha annunciato che il tema sarà all'ordine del giorno, avvertendo che le presunte irregolarità nel voto saranno affrontate dai 27 leader europei. In serata anche l'Alto Rappresentante Josep Borrell ha fatto appello a indagini indipendenti sulle modalità del voto. Non sarà una discussione facile. Il summit infatti viene a cadere ad una manciata di giorni dalle elezioni negli Stati Uniti. Nel disegno di Orban, presidente di turno dell'Ue, il vertice potrebbe essere dominato dagli effetti della vittoria di Donald Trump. Nella strategia dei sovranisti, infatti, c'è una linea rossa che unisce il voto Oltreoceano con l'avanzare dell'euroscetticismo in Europa. E il voto in Georgia da' forza a questo disegno.
    Il silenzio con cui Ursula von der Leyen ha accolto l'esito del voto in Georgia non è passato inosservato. La Commissione europea puntava molto sulle elezioni a Tbilisi, venute a cadere ad una settimana dal referendum con cui la Moldavia ha scelto di inserire l'adesione all'Ue nella sua Costituzione. Le manifestazioni che, negli ultimi mesi, si sono succedute contro una deriva autoritaria del governo avevano dato speranza ai vertici europei. La vittoria del partito fondato e diretto dal miliardario Bidzina Ivanishvili avvicina la Georgia alla Russia e la allontana nettamente dall'Ue. I prossimi passi di Bruxelles non potranno che tener conto dell'esito delle urne. Un gruppo di Stati membri è già pronto a chiedere uno stop alla liberalizzazione dei visti di ingresso per i georgiani. Toccherà alla Francia tentare una mediazione tra chi vuole rompere i rapporti con Tbilisi e chi vuole mantenere vivo il dialogo con una popolazione che più volte ha dimostrato di voler entrare nell'Ue.
    A Budapest, con Orban come padrone di casa la discussione rischia di arenarsi in uno stallo. E non aiuta il dibattito sulla dichiarazione comune sul report Draghi: la bozza presentata dall'Ungheria ha innescato tensioni e divisioni, aumentando la distanza tra i frugali e i Paesi dell'Europa. del Sud. Il rischio è che a Budapest il summit si concluda in un allarmante nulla di fatto. (ANSA).
   

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