BRUXELLES - L'Ue "valuta misure di risposta" a Teheran dopo l'esecuzione del dissidente iraniano di origine tedesca Jamshid Sharmahd. Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell. "Il cittadino europeo Jamshid Sharmahd è stato giustiziato in Iran: condanniamo la sua uccisione nei termini più forti possibili", scrive il capo della diplomazia Ue. "L'Ue si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento e in ogni circostanza, è una violazione del diritto alla vita e la negazione ultima della dignità umana: ci uniamo al dolore della famiglia ed esprimiamo la nostra solidarietà al governo tedesco con cui siamo in contatto".
Il ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi, ha difeso l'esecuzione della pena capitale, ieri, del dissidente iraniano di origine tedesca 68enne, Jamshid Sharmahd, condannato per un coinvolgimento nell'esplosione di una bomba in una moschea nel 2008 a Shiraz. "Nessun terrorista gode di impunità in Iran. Anche se sostenuto dalla Germania", ha scritto il capo della diplomazia di Teheran su X, dichiarando che "Sharmahd ha apertamente e in modo spudorato guidato un attacco terroristico contro una moschea che ha ucciso 14 persone innocenti, tra cui donne e bambini" e invitando l'omologa tedesca Annalena Baerbock, che ha duramente criticato l'esecuzione, a smettere di "manipolare (gaslighting)". Sostenendo che "le prove (relative alla condanna del dissidente) sono pubbliche e accessibili a tutti", Araghchi ha aggiunto che "un passaporto tedesco non garantisce l'impunità a nessuno, tanto meno a un criminale terrorista". Il ministro iraniano ha quindi duramente criticato la Germania per il sostegno a Israele, affermando che il governo tedesco "è complice del genocidio israeliano in corso".
"Mi piace crederti quando dici che la vita e la dignità umana dovrebbero essere protette, ma i tuoi concittadini europei sostengono senza vergogna il genocidio a Gaza e la carneficina in Libano", ha scritto sullo stesso social network il ministro degli Esteri replicando ai tweet di Josep Borrell. "Che ne dite di 'una misura Ue' per porre fine all'uccisione di oltre 50mila palestinesi a Gaza? Che ne dite di 'una misura Ue' per sostenere le famiglie di coloro che sono stati uccisi da Sharmahd? Altrimenti l'Europa non fa che ipocrisia", aggiunge.
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