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Report sulla difesa dell'Unione europea: "Avanti con le armi a Kiev"

L'ex presidente finlandese Sauli Niinisto: "Occorre migliorare le capacità europee, Mosca potrebbe spingersi oltre"

Report sulla difesa dell'Unione europea, "avanti con le armi a Kiev"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'Unione europea dovrebbe mantenere e rafforzare ulteriormente la sua capacità di fornire supporto militare all'Ucraina per tutto il tempo necessario". Lo scrive l'ex presidente finlandese Sauli Niinisto nel suo report sul rafforzamento della preparazione e della difesa dell'Ue davanti alle crisi.

"Il rischio di aggressione russa oltre l'Ucraina non può essere escluso. Prepararsi a questo rischio non è in alcun modo un'escalation, ma piuttosto intende scoraggiare la Russia o qualsiasi altro attore dal prendere di mira l'Unione e i suoi Stati membri", evidenzia Niinisto, citando anche le "notevoli lacune degli Stati membri nella loro prontezza militare".

"Migliorare le capacità di difesa degli Stati membri dell'Unione europea è necessario per garantire che siano in grado di sostenersi a vicenda" e di "contribuire a una deterrenza rafforzata", raccomanda ancora l'ex presidente finlandese. 

Rispondendo alle domande sulla possibilità di nuovi strumenti di debito comune per finanziare la difesa e la preparazione alle crisi dell'Europa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato: "Voglio insistere che ci sono solo due modi per finanziare i progetti futuri dell'Ue: i contributi nazionali o nuove risorse proprie per il bilancio europeo. Non ci sono altri modi".

"Prima" di parlare di fondi "è importante definire ciò di cui abbiamo bisogno e poi avere la volontà politica di finanziarlo insieme", ha evidenziato von der Leyen, facendo l'esempio di uno scudo di difesa area per l'Ue tra le possibilità priorità comuni. 

Presentando il rapporto della Commissione europea per l'allargamento, l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa ha detto: "L'Ucraina sta combattendo due battaglie contemporaneamente, una sul campo di battaglia, una vera guerra, e un'altra cercando di portare avanti le riforme necessarie per diventare membro dell'Unione europea. Sosterremo l'Ucraina su entrambi i fronti, in tutte le dimensioni e in linea con i nostri impegni sulla sicurezza firmati a giugno

"Parlo di impegni di sicurezza - ha aggiunto - perché l'adesione all'Ue è la massima garanzia di sicurezza che possiamo offrire all'Ucraina". Il capo della diplomazia ha poi spiegato che in questo momento si sta procedendo con "il cosiddetto processo di screening" per esaminare "i diversi elementi della legislazione in Ucraina e nell'Unione europea" e una volta finito la Commissione riferirà al Consiglio.
   

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