BERLINO - Il partito liberale tedesco Fdp ha annunciato che tutti i suoi ministri lasceranno il governo di coalizione di Olaf Scholz, dopo il licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, privando così la Cancelleria della maggioranza alla Camera dei Deputati. "Gli altri ministri dell'Fdp" oltre a Lindner, che è anche presidente del partito, 'hanno annunciato che presenteranno le loro dimissioni al cancelliere e al capo dello Stato', ha dichiarato alla stampa Christian Dürr, presidente del gruppo parlamentare dell'Fdp. Intanto il consigliere di Scholz Jorg Kukies è stato nominato nuovo ministro delle Finanze tedesco, secondo fonte governativa.
L'opposizione conservatrice tedesca ha chiesto al cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz di sottoporsi al voto di fiducia in parlamento al più tardi la prossima settimana, dopo la rottura della coalizione di governo. La coalizione tripartita tra socialdemocratici, verdi e liberali della Fdp "è fallita", ha dichiarato il presidente della Cdu Friedrich Merz, dopo una riunione del suo gruppo parlamentare a Berlino, mentre il cancelliere aveva chiesto di aspettare fino a a metà gennaio per sottoporre il suo mandato al voto dei deputati e aprire così la strada alle elezioni anticipate.
"Con il ritiro della Fdp è ormai chiaro che non esiste una maggioranza parlamentare che abbia fiducia nel cancelliere, una continuazione del governo sarebbe arrogante e irrispettosa" nei confronti degli elettori, ha detto il presidente della Csu al Bundestag Alexander Dobrindt dopo la crisi di coalizione nel governo tedesco, come riporta lo Spiegel. "Il semaforo rimasto non può avere il diritto di continuare a governare", ha affermato il leader della Csu.
"Il contesto tedesco è una cosa che si discute in Germania, nelle democrazie ci sono le elezioni e nuovi governi si formano. Per l'Unione europea, è importante che sia mantenuta la rotta che abbiamo intrapreso da molti anni ormai, e che è stata una rotta di successo", ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen interpellata sulla questione prima dell'inizio del vertice della Comunità politica europea a Budapest.
Il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier fa un appello alla responsabilità di fronte alla crisi politica apertasi nel governo. "La nostra democrazia è forte ma ora è il momento della ragione e della responsabilità", ha detto secondo lo Spiegel. "Non è il momento delle tattiche e delle scaramucce: la fine di una coalizione non è la fine del mondo, è una crisi politica che dobbiamo lasciarci alle spalle", ha affermato Steinmeier.
"Nei 75 anni di storia della Repubblica federale è successo raramente che una coalizione al governo non avesse la maggioranza al Bundestag prima della fine della legislatura, ma la nostra la Costituzione ha previsto garanzie per questo, la nostra democrazia è forte", ha sottolineato, confermando che congederà oggi a mezzogiorno il ministro delle Finanze Christian Lindner e gli altri due ministri liberali Marco Buschmann e Bettina Stark-Watzinger. "Il cancelliere e i ministri restanti continueranno a ricoprire le loro cariche in conformità con la Costituzione e ha annunciato che porrà la questione di fiducia al Bundestag: questo è il percorso attraverso il quale il Parlamento può aprire la strada a nuove elezioni", ha spiegato il presidente della Repubblica, dicendosi "pronto" a sciogliere il Bundestag qualora la fiducia sarà ritirata.
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