BUDAPEST - "Sappiamo che, se siamo deboli nei confronti dei regimi autoritari, allora mettiamo a rischio l'ordine internazionale e mandiamo un segnale di vulnerabilità, e sarebbe molto pericoloso". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel arrivando al vertice di Budapest della Comunità Politica europea. "Gli Usa sanno che è nel loro interesse mostrare fermezza, quando trattiamo con regimi autoritari, se gli Usa sono deboli nei confronti della Russia, che cosa significa questo per la Cina?", si è chiesto in maniera provocatoria.
Interrogata sull'impatto delle elezioni statunitensi la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha sottolineato che "l'Ue ha la responsabilità di stare insieme come è stato per il Covid e per la crisi energetica". "Discuteremo tre punti: il piano per la competitività, come aumentare la nostra indipendenza economica, come spingere la nostra capacità di difesa e di preparazione", ha aggiunto.
"Davanti alle sfide globali" che abbiamo "nessun Stato membro può affrontarle assieme", ha spiegato von der Leyen sottolineando che "lavoreremo con Trump con grande disponibilità". "È importante analizzare con lui quali sono i nostri interessi comuni ed è nostro comune interesse che i regimi non abbiano la capacità di farsi strada, e che rispettino la sovranità di un Paese", ha aggiunto.
Rispetto all'elezione di Donald Trump "dobbiamo essere preparati", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. "Dobbiamo scrivere noi la storia, abbiamo sistemi di difesa sofisticati, abbiamo sistemi tecnologici: se decidiamo di essere consapevoli di quello che siamo, noi siamo una potenza enorme, nessun mercato è unito dai nostri valori come il nostro", ha affermato rivolgendosi agli altri leader presenti al vertice. "Se ci svegliamo, difendiamo i nostri interessi, gli interessi europei", ha aggiunto.
"Abbiamo due blocchi, gli Usa e la Cina, che inseguono i propri interessi: il nostro ruolo non è commentare le elezioni americane, e Trump è stato eletto dal popolo americano e difenderà gli interessi del popolo americano", ha sottolineato Macron. "L'unica questione è che noi dobbiamo pensare agli interessi del popolo europeo, siamo in un momento storico che è decisivo per gli europei. Vogliamo leggere una storia scritta da altri, da Putin, dalle elezioni americane, dalle scelte cinesi, o vogliamo scriverla noi la storia?", ha aggiunto.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it