BRUXELLES - "Non facciamo commenti sulle discussioni che hanno luogo nelle audizioni" dei commissari al Parlamento europeo. "La signora Ribera, è la commissaria designata proposta dalla Spagna. Il Parlamento europeo ha un processo di audizioni in corso e la presidente (Ursula von der Leyen) ha riposto la sua fiducia nella signora Ribera". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, rispondendo a una domanda sulle critiche espresse durante l'audizione di conferma della vice presidente designata, Teresa Ribera, per la gestione delle inondazioni in Spagna.
In una dichiarazione scritta la capogruppo dei socialisti e democratici al Parlamento europeo, Iratxe García Pérez ha puntato il dito contro la leadership del Partito popolare europeo perché "disposta a mettere a rischio la stabilità delle istituzioni Ue in un clima geopolitico difficile, rompendo l'accordo politico delle forze democratiche filo-europee nel Parlamento europeo per amore di un'agenda distruttiva del Pp spagnolo" che attacca la vicepresidente esecutiva designata Teresa Ribera, "cercando di farne un capro espiatorio per la sua incapacità di gestire le inondazioni di Valencia". "Di fatto ha preso in ostaggio il Ppe, spingendo l'intera Unione Europea sull'orlo del baratro, nel modo più irresponsabile".
"Il Ppe, ha aggiunto la capogruppo S&d in una nota, dovrà spiegare ai cittadini europei perché hanno rotto la storica maggioranza europeista e se vogliono davvero schierarsi con i populisti di estrema destra", si legge in una dichiarazione. "Il futuro dell'Europa è nelle nostre mani, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e ad agire nell'interesse europeista dei cittadini che ripongono in noi la loro fiducia alle elezioni: spetta al Ppe spiegare la propria posizione", afferma la socialista.
"Il silenzio di von der Leyen è un problema: mentre qui succede di tutto lei tace, così non va bene, prima o poi deve parlare", hanno riferito alcune fonti parlamentari all'ANSA a margine di una riunione di gruppo a Bruxelles. Von der Leyen intanto è in contatto con i capigruppo di Popolari, Socialisti e Liberali sul dossier delle nomine dei sei candidati vicepresidenti al nuovo esecutivo europeo. L'obiettivo è superare l'impasse venutosi a creare in queste ore. L'incontro è terminato in un nulla di fatto. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. "Tutti i canali di comunicazione restano aperti", hanno aggiunto fonti socialiste.
Al termine di una riunione di gruppo la capogruppo di Renew, Valérie Hayer, ha detto di deplorare "il comportamento irresponsabile delle forze politiche che non contribuiscono a una soluzione responsabile e affidabile".
"Denunciamo e ci rammarichiamo che la sostanza venga presa in ostaggio dai giochi e dagli interessi politici, minando il lavoro costruttivo, la vera natura delle audizioni è stata smantellata: Renew, in quanto attore responsabile e costruttivo, alla ricerca di un'Ue forte, unita ed efficace, invita tutti gli attori a tornare al tavolo, ad essere nuovamente responsabili e ad evitare un collasso politico, una paralisi politica ingovernabile e disfunzionale danneggerà gli interessi di tutti", ha affermato la francese. "Esortiamo il presidente della Commissione europea ad agire e assumersi la responsabilità ora per superare questa situazione di stallo e costruire ponti", ha detto dichiarando che la posizione del gruppo "è ferma per un ritorno al tavolo e lavorare come una piattaforma forte, centrista e responsabile". Questo formato, secondo Hayer "è l'unico punto di partenza praticabile per andare avanti, per un accordo di coalizione tra i gruppi centrali di quest'Aula volto a porre fine una volta per tutte a questo gioco irresponsabile e per portare avanti il nostro compito chiave di legislatori per un'Europa forte".
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