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>ANSA-FOCUS/ Esperti di diritti umani e Libano, i tre giudici

Nel team della Cpi anche una slovena nel mirino di Israele

Redazione Ansa

(di Valentina Brini) (ANSA) - BRUXELLES, 21 NOV - Un trio di esperti di alto profilo su crisi e diritti umani per esaminare uno dei casi più delicati negli annali della Corte penale internazionale. A guidare la Camera preliminare I, che ha accolto la richiesta del procuratore di spiccare i mandati d'arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyhau e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, è il francese Nicolas Guillou. Accanto a lui, la beninese Reine Alapini-Gansou e la slovena Beti Hohler.
    * NICOLAS GUILLOU - Considerato un gigante del diritto penale internazionale in patria, il giurista formatosi alla Sorbona vanta una carriera di alto spessore. Prima di approdare alla Cpi, nel marzo scorso, ha ricoperto ruoli chiave come quello di capo di gabinetto del presidente del Tribunale speciale per il Libano, dove ha contribuito a un'indagine storica durata 15 anni che ha portato alla condanna di un membro di Hezbollah per l'assassinio del primo ministro Rafik Hariri. Mosso dalla vocazione di giudice investigativo, Guillou viene considerato sinonimo di equilibrio ed abilità nel gestire contesti ad alta tensione. Tra gli incarichi di prestigio ricoperti figurano anche quelli di giudice pre-processuale alle Camere specialistiche del Kosovo e di procuratore di collegamento al dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, oltre a esperienze di rilievo al ministero della giustizia francese.
    * REINE ALAPINI-GANSOU - Una delle personalità giuridiche più rispettate in Africa, la beninese è una pioniera nei diritti umani. Ammessa all'Ordine degli avvocati nazionale nel 1986, è stata a lungo presidente e relatrice della Commissione africana per i diritti dell'uomo e dei popoli, dedicandosi anche all'uguaglianza di genere. La sua esperienza di giurista umanitaria ha contribuito a promuovere la giustizia in situazioni di conflitto e crisi. Ha fatto parte della maggioranza della camera preliminare che si era pronunciata a favore della giurisdizione della Cpi sulla Palestina.
    * BETI HOHLER - Subentrata in corsa alla rumena Iulia Motoc - che a ottobre ha chiesto di lasciare la camera per motivi di salute -, la slovena è una specialista di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidi. Ha fornito la sua consulenza alla missione Ue sullo stato di diritto in Kosovo, un impegno che le è valso una medaglia al servizio della politica di sicurezza e difesa europea. La sua nomina tuttavia non è esente da controversie: a metà novembre Israele ha chiesto chiarimenti sulla sua imparzialità, riferendosi al suo passato come avvocato processualista presso l'ufficio del procuratore della Cpi. (ANSA).
   

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