ROMA - L'Unione europea deve cambiare approccio sull'integrazione dei mercati dei capitali, passando da un approccio "dal basso verso l'alto" a uno "dall'alto verso il basso" e facendo "grossi passi avanti" per l'Unione dei mercati finanziari. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al Congresso bancario europeo a Francoforte, spiegando che l'urgenza è salita ora che "il gap tecnologico con gli Usa è inconfondibile" e che "l'ambiente geopolitico è meno favorevole".
Lagarde ha citato un'analisi della Bce secondo cui "se il rapporto fra depositi e asset finanziari delle famiglie europee fosse allineato a quello delle famiglie statunitensi, uno stock fino a 8.000 miliardi di euro potrebbe essere diretto verso investimenti di mercato di lungo termine, pari a un flusso di circa 350 miliardi l'anno". Il capitale, in Europa, "viene o intrappolato nei confini nazionali o va verso gli Usa: se guardiamo alle Borse, per esempio, oltre il 60% degli investimenti delle famiglie è nel loro Paese, gli investitori istituzionali investono molto più nei mercati Usa che nell'Ue".
Uno stato di cose che è direttamente responsabile del fatto che le imprese europee nei settori innovativi e high tech - dalla robotica all'intelligenza artificiale - in Europa sono poco competitive perché non trovano capitale di rischio per potersi sviluppare in una scala adeguata. In particolare, è chiara la dimensione troppo piccola del venture capital, che negli Usa è alla base dei forti investimenti in innovazione tecnologica che hanno creato campioni globali. Un'unione dei mercati dei capitali - in quanto anello di congiunzione mancante fra l'elevato risparmio dei cittadini europei e l'investimento sotto forma di capitale - è "fondamentale" per rendere le economie europee più dinamiche e tecnologicamente avanzate, e per "diventare più resilienti in un'economia mondiale che si sta frammentando", ha detto Lagarde. Un'urgenza che non ha visto progressi tangibili: "dal 2015, ci sono state oltre 55 proposte regolamentari e 50 iniziative non legislative, ma "la Capital Markets Union è stata messa da parte da interessi di parte nazionali che vedono in queste proposte una minaccia".
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