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>ANSA-FOCUS/ Ursula corteggia i Verdi e blinda la maggioranza

L'ex leader Green nominato consulente in vista del voto finale

Redazione Ansa

(di Marcello Campo) (ANSA) - STRASBURGO, 25 NOV - Ursula von der Leyen al lavoro per ottenere il via libera dell'Aula del Parlamento europeo alla sua Commissione bis previsto alle 12 di mercoledì: appena arrivata a Strasburgo prima ha aperto ai Verdi, quindi ha riunito i capi delle famiglie politiche che hanno annunciato il loro sostegno. Pur di riconquistare l'appoggio degli eurodeputati ambientalisti, la leader tedesca ha deciso di nominare l'ex co-presidente del gruppo dei Greens, il belga Philippe Lamberts, come suo consigliere per il clima per il prossimo mandato. Allo stesso tempo ha speso parole al miele nei loro confronti: "Per me, il gruppo dei Verdi fa parte della maggioranza pro-europea nel Parlamento europeo", ha sancito in una nota. "La cooperazione con i Verdi - ha aggiunto - è stata costruttiva nell'attuale mandato e ha svolto un ruolo importante nel garantire una maggioranza europeista alla mia rielezione a luglio".
    A fine giornata, dopo una lunga riunione, il gruppo si è spaccato e solo una maggioranza risicata dei 53 eurodeputati ambientalisti ha annunciato il sì all'Ursula bis. Una mossa bocciata con vigore dalla Lega: per il capo delegazione Paolo Borchia, von der Leyen ha dato vita a un "squallido poltronificio".
    Insomma, come ha spiegato lei stessa in modo esplicito, con questa apertura last minute la presidente della Commissione ha tentato di riprendersi i consensi - non tutti ma oltre la metà - di chi già la votò a scrutinio segreto a luglio, in modo da blindare in modo definitivo la sua maggioranza ed evitare rischi di defaillance dell'ultima ora. Le crepe che si possono aprire in questa 'maggioranza Ursula' versione bis sono note: all'interno del gruppo socialista, la delegazione francese ha fatto già sapere che voterà contro. Anche alla riunione di gruppo odierna, il loro capo, Raphael Glucksmann, ha ribadito il suo no perchè ritiene sbagliato aver affidato a Raffaele Fitto una vicepresidenza esecutiva. Pure i socialdemocratici tedeschi dovrebbero sfilarsi, ma comunicheranno la loro scelta finale solo martedì, alla vigilia del voto. Contrari anche i belgi e gli olandesi. Qualche malumore anche all'interno del Ppe, con le note riserve dei popolari spagnoli nei confronti di Teresa Ribera, indecisi tra il voto contrario e l'astensione. Mal di pancia si segnalano anche tra i liberali. Tra gli italiani, è confermato il voto contrario di Marco Tarquinio, indipendente eletto nelle liste del Pd, e della delegazione tricolore dei Verdi. "Con la nomina di Fitto - ha sottolineato uno di loro, Leoluca Orlando - abbiamo una svolta a destra della Commissione e un grave mutamento della natura politica dell'organo europeo".
    A questo punto sono troppe le incognite per cui è difficile fare previsioni numeriche precise, anche se l'ipotesi bocciatura viene considerata pressoché impossibile: per passare a von der Leyen basterà ottenere la maggioranza semplice dei votanti che si esprimeranno in modo palese. Tuttavia, raccogliere meno della metà degli aventi diritto, quindi non superare la soglia dei 360 sì, avrebbe un significato politico molto rilevante e sarebbe un fatto inedito nella storia della politica europea. Arrivare a 401 vorrebbe dire invece confermare i numeri di luglio: in tal caso i voti stavolta favorevoli dei 25 eurodeputati di FdI sostituirebbero i no di chi invece ha cambiato idea. (ANSA).
   

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