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Gorizia-Nova Gorica insieme per Capitale europea della Cultura

Per la prima volta un tandem. Si parte l'8 febbraio 2025

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 26 NOV - Meno 74 giorni. È partito il conto alla rovescia per l'avvio della Capitale europea della cultura 2025 che vedrà riunite Gorizia e Nova Gorica, le due città gemelle di confine tra Italia e Slovenia. Il programma di eventi prenderà ufficialmente il via l'8 febbraio prossimo, quando in Slovenia si celebra la Giornata della Cultura. "Per la prima volta nella storia, due città in due paesi avranno un titolo di capitale europea della cultura. Non si tratta solo del titolo, è un simbolo dei valori e della cooperazione europei e della nostra convinzione che la cultura non sia solo uno specchio della società, ma una forza che può costruire un futuro", ha dichiarato Mija Lorbek, ceo di Capitale europea della cultura Go!2025, presentando il calendario di eventi nella sede della Rappresentanza slovena presso l'Ue.
    "Mentre in Europa si assiste a diverse tendenze per cui i confini devono essere rafforzati, con questo progetto puntiamo a fare il possibile affinché il confine tra Italia e Slovenia diventi invisibile", ha sottolineato il segretario di Stato al ministero della Cultura sloveno, Marko Rusjan, nel corso della presentazione. Il programma di eventi, illustrato da Stojan Pelko, direttore del programma Capitale europea della cultura Go!2025, ruota intorno a quattro sezioni: guerra e pace; creazione del nuovo; contrabbandieri; green. Nella prima sezione, i visitatori potranno camminare lungo il Sentiero della Pace per commemorare i campi di battaglia della prima guerra mondiale. Un monito contro la guerra, ma anche un invito alla riconciliazione. Una mostra dedicata a Zoran Mušič inoltre esporrà le opere del pittore sloveno sulle atrocità del campo di concentramento di Dachau.
    La seconda sezione sarà un omaggio a Edvard Ravnikar, l'architetto che progettò Nova Gorica, facendo "splendere una città invisibile" e allo psichiatra veneziano Franco Basaglia, le cui idee visionarie portarono alla chiusura degli ospedali psichiatrici. "A volte - spiega Pelko - si può creare qualcosa di nuovo costruendolo da ciò che distruggiamo". Ai contrabbandieri è dedicata la terza sezione, in cui verrà presentato il progetto 'Il tuo confine è il mio confine' per dare voce alle ingiustizie subite da chi preme ai cancelli della Fortezza Europa. E poi un viaggio nel tempo per raccontare la storia delle alessandrine, donne della regione migrate in Egitto tra fine Ottocento e inizi Novecento a lavorare per benestanti famiglie europee. La sezione green, infine, si concentrerà sull'ambiente, il futuro del cibo e il patrimonio botanico.
    (ANSA).
   

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