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Bruxelles dà il via libera alla sesta rata del Pnrr dell'Italia

Tra le misure principali una riforma per combattere il lavoro sommerso

Bruxelles dà il via libera alla sesta rata del Pnrr dell'Italia

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare positiva della sesta rata del Pnrr dell'Italia per 8,7 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi in sovvenzioni e 6,9 miliardi in prestiti.

A seguito della valutazione della richiesta di pagamento presentata il 28 giugno 2024, la Commissione europea ha concluso in via preliminare che l'Italia ha completato in modo soddisfacente le 23 tappe fondamentali e i 16 obiettivi stabiliti. Le 17 riforme e 17 investimenti previsti, evidenzia Bruxelles in una nota, porteranno cambiamenti positivi per cittadini e imprese in settori quali la digitalizzazione, la pubblica amministrazione, l'ambiente imprenditoriale, la giustizia, il lavoro, la mobilità pulita, le energie rinnovabili, la sicurezza dell'approvvigionamento del gas, l'agroalimentare, la gestione dei rifiuti e la salute.

Tra le misure principali per questa tranche è prevista una riforma per combattere il lavoro sommerso: l'Italia, spiega la Commissione Ue, "ha continuato gli sforzi per prevenire e contrastare il lavoro sommerso" e "ha rafforzato le ispezioni e le sanzioni, introdotto incentivi finanziari mirati per promuovere il lavoro dichiarato, condotto una campagna informativa nazionale, migliorato la raccolta di dati granulari sul lavoro sommerso, formato gli operatori dei centri per l'impiego e implementato azioni per affrontare lo sfruttamento del lavoro in agricoltura".

Tra gli investimenti, "sono stati assegnati i contratti per la costruzione di componenti chiave del gasdotto Adriatico, ovvero la stazione di compressione di Sulmona e il gasdotto che collega i nodi di Sestino e Minerbio: questo investimento REPowerEU (del valore di 375 milioni di euro) migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento di gas dell'Italia e dell'Europa, sostenendo gli sforzi per diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dal gas russo". Un'opera che integra i circa 40 miliardi di euro stanziati nell'ambito del Pnrr "per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, evidenziando il significativo impegno assunto per guidare la transizione verde rafforzando al contempo la sicurezza energetica".

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