BRUXELLES - "Questo mese abbiamo assistito al trancio di un cavo sottomarino fra Lituania e Svezia e tra Finlandia e Germania. Ancora una volta assistiamo a sfide alla sicurezza delle infrastrutture critiche. Il Mar Baltico in modo particolare è vulnerabile. Condividiamo la forte preoccupazione espressa da tutti gli Stati membri colpiti questi incidenti li conosciamo fin troppo bene. Ricordiamo il cavo dell'interconnessione che è stato tranciato un anno fa. Con la Russia in guerra e con la Cina in ascesa, l'Europa deve essere all'erta per assicurare la propria sicurezza e deve essere unita dinanzi alle minacce ibride". Lo ha detto la commissaria europea per l'Eguaglianza, Helena Dalli, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
"Non possiamo stare a guardare e assistere alla ripetizione di questi incidenti" ha aggiunto, accogliendo "con favore l'apertura rapida delle indagini". "Queste interruzioni hanno degli effetti a livello transfrontaliero non solo sul settore economico e possono colpire potenzialmente milioni di cittadini europei: è per questo che l'Unione europea deve svolgere un ruolo", ha avvertito. "La sicurezza e la resilienza delle infrastrutture critiche nazionali è vitale per l'Europa: ciò che è vitale per uno è vitale per tutti", ha concluso.
Il primo ministro polacco Donald Tusk intanto ha proposto la creazione di una missione di polizia del Mar Baltico per proteggere le infrastrutture critiche. Il premier ne ha discusso in un incontro svoltosi oggi a Stoccolma con i leader di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Norvegia e Svezia. "Condividiamo una valutazione della situazione della sicurezza, comprese le preoccupazioni sulle infrastrutture critiche attorno al territorio Mar Baltico: abbiamo bisogno di strumenti nuovi e ambiziosi per contrastare le minacce", ha dichiarato Tusk, aggiungendo di aver proposto la creazione di una missione nel Mar Baltico. "Sono molto lieto che i miei colleghi l'abbiano trovata interessante e continueremo a definirne i dettagli", ha aggiunto.
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