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L'E-commerce in Italia vale 70 miliardi e 380mila posti di lavoro

A Bruxelles tavola rotonda Teha-Amazon sui benefici per il Paese

E-commerce in Italia vale 70 miliardi e 380mila posti di lavoro

Redazione Ansa

BRUXELLES - Un fatturato da 70 miliardi di euro e 380mila occupati annui. Questi i numeri con cui l'e-commerce si conferma in Italia un pilastro fondamentale per la crescita economica ma anche un potente strumento per rafforzare il mercato unico europeo. Sfide e potenzialità della vendita online sono state al centro della tavola rotonda organizzata a Bruxelles da Amazon e Teha, che ha riunito rappresentanti delle istituzioni di Roma e Bruxelles, pmi e stakeholder: un'occasione per presentare i risultati dello studio realizzato dai due partner dal titolo "E-commerce: percezioni ed evidenze sui benefici per i cittadini, le imprese e l'economia italiana", un'indagine che ha evidenziato l'impatto significativo dell'e-commerce sull'economia nazionale e quella europea. Dati alla mano, le imprese italiane che adottano l'e-commerce registrano un incremento medio del fatturato dell'8,8% e della marginalità dell'8,1%, ampliando la propria base-clienti e incrementando l'export, in media dell'8,1% per una impresa su cinque. Tendenze positive che lo studio evidenzia anche in relazione all'inflazione, per cui nel 2023 la vendita online ha permesso a 6 italiani su 10 di aumentare o mantenere invariato il proprio potere di acquisto, nonostante la tendenza inflazionistica. "Il futuro della competitività europea risiede nella nostra capacità di abbracciare l'innovazione tecnologica, supportare le pmi e investire nelle competenze della nostra forza lavoro", ha puntualizzato Matteo Bassi, head of economic policy & regulation Italy di Amazon, sottolineando che nel 2023, 127mila pmi europee hanno generato oltre "14 miliardi di euro in esportazioni tramite Amazon" mentre l'obiettivo è quello di raggiungere "4 miliardi in esportazioni entro il 2025". Davanti all'esigenza di rilanciare la competitività dell'Ue, lo "studio dimostra come l'e-commerce possa essere un settore in grado di abilitare benefici strutturali per l'economia e i cittadini", ha spiegato Lorenzo Tavazzi, membro del consiglio Teha, ricordando che "solo in Italia la filiera dell'e- commerce genera 70 miliardi di euro di fatturato e sostiene 380mila occupati". Due ore di confronto in cui è emerso come il ruolo degli eventi stagionali come il Black Friday stiano diventando sempre più una spinta importante per l'export delle pmi italiane. "Essere su Amazon ci ha semplificato l'accesso al Mercato Unico Europeo, portandoci a una crescita delle vendite e della visibilità del brand, anche grazie a picchi di visibilità durante le promozioni stagionali", ha osservato Maria Antonietta Orlando, founder dell'impresa Remo Sartori, portando a Bruxelles l'esperienza diretta di come Amazon contribuisce a rilanciare le piccole e medie imprese italiane sul mercato europeo. Dello stesso avviso Paolo Pietrobon, ceo di Pasticceria Fraccaro 1932, secondo cui "Amazon ci permette di amplificare il potenziale del nostro piccolo negozio specializzato in prodotti di alta qualità, sfruttando così le opportunità del mercato unico Ue", raggiungendo mercati importanti come "Germania, Francia e Regno Unito". Per rafforzare il mercato unico digitale è necessario continuare a investire nella rete europea dei poli di innovazione digitale (European digital innovation hubs - Edihs), come puntualizzato da Nicola Bianchi, vice direttore Edi Confcommercio, che alle nuove istituzioni di Bruxelles chiede di "garantire continuità di finanziamento" rafforzando l'ecosistema digitale a livello europeo per "competere a livello globale".

 

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