BRUXELLES - La Commissione europea presenterà l'elenco dei progetti strategici nell'ambito del Critical raw materials act all'inizio del 2025. Lo ha detto il vicepresidente dell'esecutivo Ue Stéphane Séjourné intervenendo alla giornata dedicata al settore a Bruxelles, indicando che Bruxelles ha ricevuto 170 candidature. Il regolamento Ue sulle materie prime critiche, presentato nel marzo 2023, punta ad aumentare al almeno il 10% l'estrazione delle materie prime strategiche sul territorio continentale e ad almeno il 40% la capacità dell'Europa di raffinare e lavorare le terre rare lungo tutto la catena di valore.
"Selezioneremo i progetti che meglio soddisfano i nostri criteri, in particolare quelli ambientali, sociali e di governance: saranno mirati a varie materie prime, riguarderanno l'intera catena del valore e saranno sia all'interno che all'esterno dell'Europa", ha indicato il francese, evidenziando che "non c'è transizione verso le zero emissioni senza materie prime: le auto elettriche hanno bisogno di batterie al litio, le turbine eoliche hanno bisogno di rame o alluminio".
"La mia priorità per gli anni a venire sulle materie prime sarà la stessa dei settori industriali più strategici d'Europa: un mercato solido in patria e una collaborazione stabile con partner fuori casa", ha evidenziato. Séjourné ha quindi sottolineato la necessità di "licenze più rapide e semplici" e di "rendere i progetti appetibili per gli investitori pubblici e privati".
Parlando della nuova agenda, il vicepresidente ha messo in luce l'importanza del riciclo per le materie prime rare, indicando che l'Ue deve "creare un vero mercato europeo per i prodotti di seconda mano e un mercato unico per i prodotti di scarto". La capacità di riciclo è fissata nel regolamento Ue ad almeno il 25% del consumo annuo.
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