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Vertice Ue-Balcani: "Serve più cooperazione su migrazione"

Dichiarazione congiunta: "Progressi, ma migliorare su rimpatri"

EU-Western Balkans Summit in Brussels

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Dobbiamo rafforzare la nostra cooperazione e i partenariati strategici nella gestione della migrazione, che rappresenta una sfida e una responsabilità condivisa e una priorità fondamentale: pur riconoscendo i progressi compiuti, sono necessarie ulteriori azioni risolute per allineare la politica dei visti, combattere il traffico di migranti, la tratta di esseri umani e tutte le forme di criminalità grave e organizzata". È quanto si legge nella dichiarazione congiunta del vertice Ue-Balcani occidentali. "Ci impegniamo a rafforzare la nostra cooperazione nella lotta al terrorismo e nel contrasto all'estremismo violento", si legge ancora.

Nell'allegato, che dettaglia le priorità, si specifica che "i partner dei Balcani occidentali, in stretta collaborazione con l'Ue, continueranno a migliorare i loro sistemi di rimpatrio, anche aumentando la cooperazione con i principali Paesi di origine" e si sottolinea la necessità di concludere "al più presto" gli "accordi di status in sospeso che consentono a Frontex di dispiegare ulteriori squadre della Guardia di frontiera e costiera europea nei Balcani occidentali". Nel testo si ricorda che "grazie all'azione coordinata, la pressione migratoria complessiva sulla rotta dei Balcani occidentali è diminuita dell'80% nei primi dieci mesi del 2024 rispetto al 2023".

"Nel contesto del cambiamento radicale della situazione geopolitica globale, della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e del conflitto in Medio Oriente, e all'inizio del nuovo ciclo di leadership dell'Ue, il partenariato strategico tra l'Unione europea e i Balcani occidentali è più importante che mai", continua la dichiarazione congiunta. Nel testo si ribadisce che "il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione" e si afferma che "nel processo di allargamento ci sono un nuovo dinamismo e notevoli progressi rispetto al nostro ultimo Vertice".

In merito alla volontà dei Balcani di "impegnarsi a rispettare i valori e i principi europei fondamentali", il testo sottolinea che in linea con "i fatti parleranno più delle parole, in quanto i partner si assumeranno la responsabilità e attueranno le riforme necessarie, in particolare nel settore dei fondamentali". I leader evidenziano poi come il "contesto geopolitico europeo" richieda "unità e solidarietà" a fermo sostegno dell'Ucraina, ed elogiano "i partner dei Balcani occidentali che sono già pienamente allineati" alla politica estera di sicurezza dell'Ue, mentre esortano chi non l'ha ancora fatto "a seguirne l'esempio".

Sul piano della sicurezza e della difesa, l'Ue riafferma il proprio impegno a "sviluppare e rafforzare ulteriormente" la cooperazione con i Balcani occidentali, aggiungendo che continuerà a "sostenere la regione nella lotta contro le minacce ibride e informatiche, la manipolazione e l'interferenza delle informazioni straniere, come le narrazioni russe e la disinformazione sulla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina". Un passaggio è poi dedicato al tema della riconciliazione e delle controversie "radicate nell'eredità del passato", evidenziando la necessità di "trovare e attuare soluzioni definitive, inclusive e vincolanti". In particolare, sulla diatriba Serbia-Kosovo, si afferma che la mancata normalizzazione dei rapporti "frena entrambi i partner" e che "gli accordi raggiunti nel quadro del dialogo Belgrado-Pristina facilitato dall'Ue devono essere attuati".

"All'inizio del mandato, la Commissione europea rivedrà le principali politiche settoriali, vogliamo garantire che siano adatte a un'Ue allargata", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa. La dichiarazione non è stata accompagnata da una menzione alla riforma dei Trattati.

"Sono impegnato in prima persona per cercare di superare le questioni bilaterali" che continuano a creare tensioni nei Balcani, perché "dobbiamo considerare questo allargamento come molto importante dal punto di vista geopolitico, non solo per i Balcani occidentali, ma anche per gli interessi comuni dei 27 Stati membri", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. Ecco perché dobbiamo procedere con questo processo con grande determinazione e cercando di superare queste questioni bilaterali", ha continuato "Abbiamo sentito delle frustrazioni dalla regione, ma credo che possiamo superarle insieme, ora abbiamo un nuovo slancio", ha aggiunto.

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