BRUXELLES - Forte tensione, grandi manifestazioni di protesta, qualche leggera carica e diversi arresti a Tiblisi nel giorno dell'insediamento del nuovo presidente, Mikheil Kavelashvili, del partito Sogno Georgiano, la cui elezione è giudicata illegittima dall'opposizione europeista che lo accusa di essere filo russo e di voler allontanare il Paese dall'Europa. Dopo l'ingente catena umana di ieri, diverse migliaia di georgiani, avvolti da bandiere nazionali e dell'Unione europea, hanno manifestato sin dalla prima mattina, attorno al Parlamento, dove si è tenuta la cerimonia solenne del giuramento del neopresidente.
Eletto solo grazie a un collegio elettorale controllato dal partito Sogno Georgiano, Kavelashvili era di fatto l'unico candidato dopo che il governo aveva abolito l'uso del voto popolare per eleggere il presidente grazie a contestatissime modifiche costituzionali approvate nel 2017. Secondo l'opposizione lui è solo un leader fantoccio dell'oligarca miliardario Bidzina Ivanishvili, leader de facto del Paese e fondatore di Sogno Georgiano.
Nel suo primo discorso dopo il giuramento presidenziale, una cerimonia per la prima volta nella storia georgiana a porte chiuse, Kavelashvili ha confermato la sua linea dura, elogiando le "tradizioni, i valori, l'identità nazionale, la sacralità della famiglia e la fede georgiana".
"La nostra storia - ha aggiunto - dimostra chiaramente che, dopo innumerevoli lotte per difendere la nostra Patria e le nostre tradizioni, la pace è sempre stata uno degli obiettivi e dei valori principali del popolo georgiano".
Caos Georgia, giura Kavelashvili ma i pro-Ue non mollano
In migliaia protestano attorno al Parlamento, molti arresti