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Il Garante della privacy Ue richiama Frontex per dati trasmessi a Europol

Informazioni condivise in modo sistematico senza alcuna valutazione sulla necessità

Il Garante della privacy Ue richiama Frontex per dati trasmessi a Europol

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il Garante della privacy Ue ha emesso un richiamo nei confronti dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera per non aver rispettato il regolamento Frontex nella trasmissione dei dati personali di persone sospettate di reati transfrontalieri a Europol, l'agenzia Ue per la cooperazione nell'attività di contrasto. Lo comunica lo stesso Garante in una nota.

Il Garante europeo della protezione dei dati (Gepd) aveva deciso di aprire un'indagine quando dagli audit effettuati nell'ottobre 2022 sulle attività di Frontex nell'assistere gli Stati membri alle frontiere esterne dell'Ue in operazioni congiunte, era emerso che nei colloqui di debriefing condotti dall'Agenzia sulle persone intercettate durante l'attraversamento delle frontiere esterne, venivano raccolte informazioni sui sospetti di reati transfrontalieri. Tali informazioni, basate sulle testimonianze degli intervistati, venivano poi condivise in modo sistematico e proattivo con Europol senza effettuare alcun tipo di valutazione della necessità di tale condivisione, contrariamente a quanto richiesto dal regolamento Frontex.

Nonostante la "grave violazione" al regolamento di Frontex rilevata, il Gepd ha deciso di limitare l'esercizio dei suoi poteri all'emissione di un richiamo, tenendo conto del fatto che cinque giorni dopo l'adozione della relazione di audit del Gepd nel maggio 2023, Frontex ha interrotto la condivisione di informazioni con Europol. Da allora, solo una volta l'Agenzia ha condiviso con Europol i dati personali di persone sospettate di reati transfrontalieri, dopo una valutazione individuale, precisa e specifica che tali informazioni erano strettamente necessarie a Europol per svolgere il suo mandato. Frontex ha inoltre avviato discussioni con Europol per definire i criteri per valutare se le informazioni raccolte sono strettamente necessarie a Europol per svolgere il suo mandato e le regole dettagliate per la condivisione di tali informazioni, prima che gli scambi riprendano.

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