BRUXELLES - Sostegno e consapevolezza "senza precedenti" della Politica agricola comune, pilastro cardine dell'integrazione europea. Dopo un anno in cui trattori e agricoltori hanno messo a ferro e fuoco la capitale d'Europa, la sponda dei cittadini europei alla Pac non potrebbe essere più solida: Bruxelles incassa il fatto che nel 2024 la consapevolezza pubblica della principale fonte di finanziamento degli agricoltori ha toccato il livello più alto dal 2007 e che per oltre il 70% degli intervistati l'Ue, attraverso la Pac, sta svolgendo "con successo" il suo ruolo nel fornire cibo sano, sostenibile e di alta qualità sulle loro tavole.
La nuova Pac - entrata in vigore nel 2023 dopo due anni di transizione - piace agli europei e ancora di più agli italiani. Il dato emerge con chiarezza da un sondaggio Eurobarometro speciale tutto dedicato alla politica agricola comune, secondo cui il 77% degli europei e l'82% degli italiani ne riconosce il ruolo nel garantire l'approvvigionamento di cibo nell'Ue mentre il 66% degli europei e ben l'80% degli italiani ne sottolinea il contributo alla complessa lotta contro il cambiamento climatico.
Se può non stupire l'attaccamento degli europei a una delle politiche comunitarie fondative, più sorprendente è il risvolto positivo che, a detta della maggior parte degli intervistati, hanno gli accordi commerciali su agricoltura e ritorno economico. Circa sette intervistati su dieci (il 71%) ritengono che tali intese siano un vantaggio per i consumatori di prodotti alimentari e l'Italia è tra i Paesi dove le opinioni sono più benevole, con l'80% degli intervistati che le considera 'abbastanza' o 'molto positivi'. Una fiducia che l'Ue incassa appena poche settimane dopo la sigla del contestato accordo commerciale con il blocco sudamericano del Mercosur (Uruguay, Paraguay, Brasile e Argentina), che invece preoccupa agricoltori e sigle di rappresentanza.
La pubblicazione del sondaggio non sembra casuale anche perché mette a fuoco le priorità che secondo gli europei dovrebbero finire nella prossima Pac, dal garantire una fornitura stabile di cibo ai prezzi ragionevoli al rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella filiera. Segno che anche a Palazzo Berlaymont è già avviato il confronto sulla futura Pac post 2027, parte centrale dei negoziati del prossimo bilancio Ue a lungo termine (2028-2034). La deadline per la proposta da parte dell'Esecutivo comunitario è fissata entro la fine dell'estate, anche se i più pessimisti pensano che slitterà all'autunno. Prima di allora, l'appuntamento a cui guardare è fissato a fine di febbraio, quando il vicepresidente alla Coesione, Raffaele Fitto, presenterà la nuova 'Visione strategica per l'agricoltura dell'Ue', promessa da Ursula von der Leyen nelle sue linee politiche che a luglio le hanno garantito il bis. Una proposta che difficilmente avrà carattere legislativo ma che darà un primo assaggio su come sarà declinata la futura Politica agricola comune.
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