Rubriche

Meta obbligata a valutare impatto di uno stop a fact checking Ue

Deve spiegare che le note delle Community altrettanto valide

Meta obbligata a valutare impatto di uno stop a fact checking Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - Se la modifica del fact checking annunciata da Meta dovesse essere applicata anche nell'Unione Europea, la società madre di Facebook e Instagram ha l'obbligo legale - a quanto si apprende - di valutare l'impatto di questa modifica in Ue, come previsto dal Digital Services Act. In particolare, Meta dovrebbe spiegare che il nuovo sistema, quello basato sulle 'note della Community', è almeno altrettanto valido di quello che avevano in passato, basato su un team di fact-checker indipendenti e fidate. La Commissione europea, che interpreta come un segnale preoccupante la svolta di Mark Zuckerberg, è in contatto con la società per comprendere le ragioni di tale scelta e per chiedere se e quali piani ha la società e se questi cambiamenti saranno attuati anche in Ue, il che porterebbe a un'azione normativa, almeno per capire se il nuovo sistema è equivalente o meno. Meta è firmatario del Codice di condotta sulla disinformazione nell'Unione europea, che contiene un capitolo importante sul fact checking. E, finora, Meta non ha ritirato o ridotto il suo impegno nell'ambito di questo codice di condotta.

La Commissione europea ha ricevuto da Meta una comunicazione sui cambiamenti che stanno apportando in due aree, al programma di fact-checking degli Stati Uniti, che non riguarda l'Ue né influisce sul profilo di rischio nell'Ue, e ai cambiamenti delle politiche sull'hate speech (discorso d'odio). In particolare stanno apportando cambiamenti ai termini e alle condizioni, ad esempio, cambiando la definizione di hate speech e in hateful conduct (condotta che incita l'odio) e questo cambiamento riguarda in parte l'Ue. In merito alle modifiche che riguardano l'Unione europea, Meta ha presentato inoltre due valutazioni del rischio di impatto critico, una per Facebook e una per Instagram, su potenziali cambiamenti delle politiche di moderazione dei contenuti. Ai sensi dell'articolo 34 del Digital Services Act, quando si apporta una modifica importante al proprio sistema, è necessario rivalutare i rischi. Le valutazioni del rischio sono state ricevute martedì e sono ancora in fase di analisi. In nessuno dei due rapporti c'è qualcosa che riguardi il fact checking che si applica solo negli Stati Uniti.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it