(di Valentina Brini)
(ANSA) - BRUXELLES, 13 GEN - Un biglietto di sola andata,
dalla Germania a "un Paese sicuro", per aprire la strada alla
remigrazione di massa. Alternative fuer Deutschland torna a
scuotere la campagna elettorale tedesca e, dopo le promesse di
"ripulire il Paese" scandite nel fine settimana dalla leader
Alice Weidel, inscena una nuova provocazione shock.
La prima denuncia contro l'azione dell'ultradestra tedesca -
dai nefasti richiami ai marchi del nazismo sulle porte delle
abitazioni degli ebrei - è arrivata su Instagram. Un utente ha
pubblicato la foto del ticket distribuito dall'AfD, simile a una
carta d'imbarco aerea per un destinatario già etichettato come
"immigrato illegale", con un messaggio inequivocabile stampato
sopra: "Solo la remigrazione può salvare la Germania". Una
politica che - nei numeri ipotizzati - ha i contorni di una
deportazione su larga scala: si parla di 7-25 milioni di
persone, più della metà delle quali in possesso di regolare
passaporto tedesco. Un QR code sul ticket rimanda poi al sito
dell'AfD di Karlsruhe, da dove è possibile scaricare il
biglietto e leggere le richieste del partito accompagnate da un
link per le donazioni.
L'azione ha gettato ulteriore benzina sul fuoco di una
campagna elettorale già incandescente, spingendo il sindaco
socialdemocratico della seconda città del Baden-Württemberg,
Frank Mentrup, a denunciare pubblicamente il clima di "paura"
alimentato dall'ultradestra. La polizia locale ha subito aperto
un'indagine sui volantini - distribuiti anche al congresso
dell'AfD a Riesa che ha incoronato Weidel come Spitzenkandidatin
- per sospetto incitamento all'odio. Ma dalla sezione
distrettuale del partito non sono arrivate retromarce: le
richieste stampate sul retro del "biglietto di espulsione" sono
"legittime", hanno rivendicato gli esponenti dell'ultradestra,
specificando che la campagna è rivolta esclusivamente a chi si
trova "illegalmente" in Germania e che non si parla di
"deportazioni".
Intento a difendersi dall'avanzata dell'AfD, sullo scottante
tema della migrazione Scholz è intanto finito sotto attacco
anche della Bild dopo i numeri impietosi diffusi dall'Ufficio
federale per i migranti. Il "grande flop delle espulsioni", nel
titolo a caratteri cubitali del tabloid tedesco, vede la
bilancia migratoria pendere pesantemente a sfavore della
Germania: lo scorso anno soltanto il 14% dei migranti è stato
trasferito da Berlino verso gli altri Paesi Ue, mentre ben il
45% ha percorso la direzione opposta. A dispetto del diritto
europeo - che prevede che il Paese di primo ingresso si faccia
carico di riaccogliere i rifugiati entrati poi altrove -, Roma
ha formalmente accettato di riprendersi 10.402 persone, ma alla
prova dei fatti ne ha riaccolte appena tre. Atene non ha fatto
meglio con soli 22 trasferimenti portati a termine. "Sappiamo
che i dati sono frustranti, ma sappiamo anche delle grandi sfide
con le quali devono confrontarsi Paesi come Grecia e Italia", si
è difeso il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, gravato
tuttavia da una debacle sulle espulsioni effettive che si
estende anche ad altri Paesi come la Croazia e la Bulgaria.
(ANSA).
>>>ANSA/ L'Afd avvisa i migranti, 'il 23 febbraio ve ne andrete'
Recapitati biglietti shock. E Bild denuncia il flop espulsioni