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Il Tribunale Ue conferma le sanzioni all'operatore russo MegaFon

L'inserimento e il mantenimento nella blacklist era fondato

Il Tribunale Ue conferma le sanzioni all'operatore russo MegaFon

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il Tribunale dell'Ue ha confermato le misure restrittive adottate dal Consiglio nei confronti di MegaFon, uno dei principali operatori di telefonia mobile e di telecomunicazioni in Russia, per il suo sostegno diretto al complesso militare e industriale del Cremlino nella sua guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina. Tali misure, varate nel febbraio 2023 e successivamente prorogate, vietano in particolare agli operatori europei di vendere, fornire, trasferire o esportare beni e tecnologie a duplice uso a favore della MegaFon, nonché di fornire a quest'ultima assistenza tecnica o finanziaria in relazione a tali beni e tecnologie.

MegaFon ne aveva chiesto l'annullamento sostenendo che l'inserimento nella blacklist dell'Ue difetterebbe di una motivazione e sarebbe inficiato da un errore di valutazione, violerebbe i suoi diritti della difesa nonché il principio di proporzionalità. Con la sentenza odierna, il Tribunale ha respinto tale ricorso nella sua integralità. In primo luogo ha rilevato che il Consiglio ha esposto le ragioni specifiche e concrete sulla base delle quali ha deciso di applicare le misure restrittive nei confronti della MegaFon.

Inoltre, secondo il Giudice europeo, il Consiglio non era tenuto ad ascoltare l'operatore telefonico prima di inserirlo nella blacklist, poiché, se lo avesse fatto, sarebbe venuto meno l'effetto sorpresa che garantisce l'efficacia dell'inserimento. Il Tribunale non ha rilevato alcun errore di valutazione da parte del Consiglio e ha stabilito che sebbene le misure restrittive limitino la libertà di impresa della MegaFon e incidano sulla sua reputazione, non costituiscono un intervento sproporzionato e intollerabile, sottolineando in particolare il fatto che rispondano a un obiettivo di interesse generale fondamentale per la comunità internazionale.

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