(ANSA) - BRUXELLES, 25 MAR - Le attuali undici missioni di
peacekeeping delle Nazioni Unite sono sostenute dall'Unione
Europea e dai suoi Stati membri in molti modi "con una
cooperazione molto stretta e articolata sul terreno. Il loro
supporto finanziario è cruciale, in un contesto di crisi di
liquidità dalle inevitabili ripercussioni operative.
Lacroix, in questi giorni è in missione in Europa e venerdì
farà tappa a Roma. Al centro dei suoi colloqui ci saranno temi
di attualità - possibile che sul tavolo ci sia anche l'ipotesi
dei una missione di peacekeeping in Ucraina - e dossier legati
più strettamente alle operazioni di pace sotto egida Onu.
"L'augurio è che il contributo degli Stati Sembri rimanga
perlomeno agli attuali livelli e non diminuisca", ha spiegato
Lacroix, spiegando che, in prospettiva "occorrerà una revisione
del peacekeeping per renderlo più efficace anche in rapporto ai
costi. Tuttavia - ha puntualizzato - tale capacità di incidere
non può essere pregiudicata da discrepanze tra i mandati
conferiti alle missioni di pace Onu e le risorse stanziate"
(ANSA).
Onu, 'cruciale il supporto dei Paesi membri al peacekeeping'
Lacroix, auspico che il contributo finanziario almeno non scenda