(ANSA) - TRIESTE, 21 MAR - "Ogni crisi geopolitica è una
scusa per non fare la transizione verde o per rallentarla mentre
i dati ci dicono che dovremmo agire in fretta. Dopo il Covid, la
guerra in Ucraina e la guerra a Gaza, si è deciso di fare più
ampio uso delle fonti fossili in quanto ci sono rischi da
fronteggiare".
"Anche se le emissioni nella maggior parte dei Paesi europei
sono scese, questo sta avvenendo a detrimento del Sud del mondo
che è il posto da dove vengono le materie prime per la
transizione - ha proseguito Kammen -. Quindi è importante
riconoscere che, proprio come è avvenuto nel caso del Covid,
anche per la mitigazione del cambiamento climatico siamo
protetti solo quando anche le persone più povere e i Paesi più
poveri sono protetti". Dunque per Kammen è "fondamentale che lo
sviluppo dei Paesi del Sud del mondo sia uno sviluppo verde e
che non ci sia una dicotomia e una scelta tra lo sviluppo e la
transizione in questi Paesi". Infatti, in questi Paesi, "la
qualità di vita è bassa e pure sono poche le risorse
energetiche, ma in molti di questi Paesi l'energia pulita sta
diventando sempre più disponibile ed è più economico fare scelte
green", ha concluso Kammen. (ANSA).
Kammen (Berkeley), le guerre rallentano la decarbonizzazione
Emissioni calano in Ue ma a detrimento del Sud del mondo