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Regioni, "preoccupa il futuro della politica di coesione"

Il monito dei territori: "No a sostituzioni con il Recovery"

Regioni, "preoccupa il futuro della politica di coesione"

Redazione Ansa

BRUXELLES - Regioni e città dell'Ue "preoccupate" del futuro della politica europea di coesione. In occasione del nono Forum sulla coesione in corso a Bruxelles che il presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro, ha lancia in una l'appello "per ricordare l'importanza di una politica di coesione forte nel cuore di un'Europa più forte e più giusta". Cordeiro ha messo in guardia sul fatto che se "non mobilitiamo e difendiamo una visione comune di una politica rinnovata per tutte le regioni, costruita sui suoi principi fondamentali, corriamo il rischio che ci venga presentata una futura politica di coesione solo di nome" e questa "è una minaccia per il progetto dell'Unione europea nel suo insieme".

Proprio a inizio settimana, il Comitato che riunisce i rappresentanti di regioni e città dai 27 Stati membri ha nominato Cordeiro e il presidente della commissione per la politica di coesione territoriale e il bilancio dell'Ue del CdR, Emil Boc, co-relatori sul parere che il Comitato licenzierà sul nono rapporto sulla politica di coesione. "Mentre ci avviciniamo alle elezioni europee, dobbiamo parlare di politica di coesione e lottare per renderla più efficiente, con più impatto, non per sostituirla con nuovi strumenti territorialmente ciechi come il Recovery e il dispositivo di resilienza", ha avvertito Boc.

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