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Dal Comitato delle regioni appello a usare risorse e appalti pubblici per l'economia circolare

La relatrice del rapporto Loredana Capone: "Cambiare modelli di produzione"

Dal Comitato delle regioni appello a usare risorse e appalti pubblici per l'economia circolare

Redazione Ansa

BRUXELLES - Risorse finanziarie ambiziose e l'uso di criteri obbligatori per gli appalti pubblici circolari. Sono queste alcune delle raccomandazioni di regioni e città dell'Ue per favorire la transizione verso un'economia più circolare contenute in un parere a prima firma di Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia, adottato all'unanimità durante la due giorni di plenaria del Comitato delle regioni a Bruxelles.

"È una crisi complessa che riguarda l'ambiente, la perdita di biodiversità e il clima e non ci rendiamo conto di quanto limitate siano le risorse e di quanto le sfruttiamo inquinando", ha messo in guardia Capone dopo il via libera al parere, elaborato su richiesta della presidenza belga del Consiglio Ue per orientare anche in Commissione Ue l'agenda politica. "Con questo parere diamo indicazioni precise su come comportarsi cambiando gli stili di vita dei consumatori e inducendo le imprese a cambiare i loro modelli di produzione per poter, attraverso l'economia circolare, intervenire per migliorare il rapporto tra l'uomo e la natura", ha sottolineato.

Al momento l'economia europea segue un percorso per lo più di tipo lineare "prendere-produrre-smaltire", con solo il 12% di materiali e risorse secondari riportati nell'economia grazie a un approccio di circolarità. I leader locali e regionali dell'Ue hanno quindi esortato i legislatori europei e gli Stati membri a prevedere livelli di risorse comparabili - o "più ambiziosi" - nel futuro bilancio dell'Ue, in particolare nel quadro di una politica di coesione forte e riformata su cui il dibattito è vivo. Il parere sottolinea anche il ruolo che possono giocare gli appalti pubblici "finora sottoutilizzati" per promuovere nuovi modelli di consumo. Le regioni e le città hanno chiesto regole semplificate e criteri obbligatori per gli acquisti circolari, che potrebbero spingere il mercato a sviluppare nuove offerte.

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