BRUXELLES - Estendere gli interventi sulla transizione giusta non soltanto alle regioni minerarie ma a tutti i comparti industriali colpiti, a partire dall'automotive, e prendere in considerazione una revisione anticipata, nel 2025, dello stop alla vendita dei motori endotermici. A chiederlo alla Commissione europea sono le regioni e città dell'Ue adottando durante la plenaria del Comitato europeo delle regioni un parere sulla transizione giusta a prima firma di Marco Marsilio, presidente dell'Abruzzo.
La plenaria ha approvato un emendamento del relatore che sostiene, in sostanza, la proposta avanzata dal governo italiano a Bruxelles nelle scorse settimane per anticipare la clausola di revisione sul regolamento dal 2026 al 2025, per creare un percorso e dare più tempo alle industrie per adeguarsi. "Abbiamo chiesto una riconsiderazione degli obiettivi ma soprattutto dei mezzi per arrivarci: servono più fondi, più sostegno ai territori, alle aziende e ai cittadini che devono essere accompagnati nella transizione", ha sintetizzato Marsilio in un punto stampa. Il parere sostiene anche il principio di neutralità tecnologica e il ruolo di combustibili alternativi all'elettrico, come i biocarburanti, per la transizione.
"Non esiste soltanto il motore elettrico, ma anche altri combustibili che possono dare lo stesso risultato sull'abbattimento di emissioni di CO2", ha spiegato il presidente dell'Abruzzo. Cogliendo l'occasione dell'avvio del nuovo ciclo istituzionale, la plenaria del Comitato ha rivolto un appello alla prossima Commissione europea e al commissario designato per la Coesione e riforme, Raffaele Fitto, esortandoli a ridurre "la frammentazione dei finanziamenti dell'Ue e a concentrarsi sull'erogazione di un sostegno più efficace alla transizione giusta".
"Le regioni svolgono un ruolo centrale nel processo di transizione economica e la Commissione europea dovrà tenere conto delle diverse realtà locali nell'adottare una strategia coerente ed equa nel processo di transizione verso un'economia più attenta alla transizione ecologica", ha detto il presidente del Gruppo dei Conservatori europei al Comitato delle Regioni e della Regione Abruzzo, durante l'evento "Assicurare una transizione giusta per tutte le regioni", che si è svolto a Bruxelles
"La scorsa Commissione europea ha proposto una serie di legislazioni che si sono rivelate fallimentari per diversi settori industriali dell'Europa: dall'agricoltura all'automotive, sono stati imposti una serie di paletti e scadenze che non sono compatibili con quanto vediamo tutti i giorni nei nostri territory. Imprese e cittadini devono essere sostenuti se vogliamo che la transizione verso politiche più attente all'ambiente non abbia effetti disastrosi e favorisca alcuni Paesi a scapito di altri". Secondo Marsilio "con il Commissario-designato Raffaele Fitto, l'Italia ha l'opportunità di far sentire la voce dei territori e delle Regioni a Bruxelles, riportando il buon senso dove finora questo non si è visto. La politica di Coesione deve tornare ad essere un punto fermo dell'agenda europea - ha concluso Marsilio - evitando di lasciare indietro alcune realtà locali e facendo sì che vengano ascoltate le istanze di diversi settori produttivi come quello dell'automotive".
Ben vengano "i contributi e gli incentivi statali per il passaggio all'elettrico e l'acquisto di nuove auto, però questo sistema di contributi statali deve generare, in cambio, posti di lavoro e sostegno all'industria nazionale", ha detto poi a margine della plenaria del Comitato europeo delle Regioni, a proposito della crisi dello stabilimento Stellantis di Atessa. "Stiamo seguendo con preoccupazione questo momento. Il rischio che questa crisi da congiunturale diventi strutturale è reale. Continuiamo il nostro lavoro di confronto con il governo e l'azienda", ha assicurato. Come Regione "siamo impegnati a realizzare gli impegni che ci siamo assunti" e "spero che Stellantis sia all'altezza dei proclami che fa".
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